Betty, una bambina autistica del Texas, morta a soli 7 anni perché non riusciva a spiegare il suo malessere
Le statistiche annue dimostrano che l’autismo, un disturbo del neurosviluppo, è una malattia in crescita. Se nella seconda metà del secolo scorso i bambini autistici erano circa 1 ogni 5.000, oggi ne sono 1 ogni 110. In genere, questo, si manifesta nei bambini entro i primi tre anni di vita e il disturbo colpisce maggiormente le capacità di comunicazione.
Comunicare con un bambino autistico non è facile e viceversa, i bambini affetti da questa malattia non si aprono agli altri. Capirsi, spesso, risulta un’impresa impossibile e in alcuni casi fatale. E’ esattamente così che è successo alla piccola Betty Wattenbarger a Aubrey, in Texas. La bambina aveva solo 7 anni ed era affetta da autismo. Da giorni aveva la febbre e respirava in modo affannoso, tanto che i genitori decidono di portarla in ospedale per degli accertamenti.
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La bambina autistica non riusciva a spiegare il suo malessere
Quando l’infermiera ha chiesto a Betty di descrivere i sintomi, la piccola non è stata in grado di farsi comprendere e così la donna ha pensato di prescriverle dei semplici medicinali per l’influenza. Tornata a casa le condizioni della bambina sono peggiorate e i genitori l’hanno portata nuovamente in ospedale per capire cosa avesse. Betty poco prima di uscire di casa perdeva sangue dalla bocca ed era diventata improvvisamente blu.
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Sono stati inutili i soccorsi. La bambina autistica è morta in ospedale a causa di un’infezione provocata da una forte polmonite. Generalmente questo disturbo, prima di peggiorare a tal punto da provocare la morte, è preceduto da diversi sintomi ma Betty, a causa del suo problema di linguaggio, non è riuscita a spiegare il suo malessere. Anche l’infermiera, avendole diagnosticato una semplice influenza, non ha ritenuto necessario effettuare dei test specifici. Ora la donna è stata sospesa e per il caso sono state avviate delle indagini. Il padre di Betty ha deciso di mettere al corrente le persone di questa tragica storia affinché gli autistici ricevano le giuste cure.
