Bambina morta di malattia a otto anni, l’abbraccio del paese alla famiglia

La piccola Beatrice Stellin è morta di malattia a soli otto anni: i compagni di classe hanno scelto di rimanere vicino alla bambina il più possibile.

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Bambina muore a otto anni di malattia, l’abbraccio dei compagni di classe (Getty Images)

Ci sono storie che nessuno vorrebbe mai scrivere, soprattutto quando i protagonisti sono bambini e bambine. Alcune di queste però nascondono un lato dolce che, se anche non cancella il dolore, può almeno renderlo più facile da sopportare. La storia della piccola Beatrice rientra proprio in questa definizione.

Beatrice Stellin è una bambina di 8 anni di Villadose, in provincia di Rovigo. Purtroppo la bambina si è ammalata di tumore, come capita sempre più frequentemente. Nonostante tutto sembrava che la situazione stesse migliorando, tanto che la bambina è tornata a scuola a settembre nonostante il pericolo legato alla pandemia. Purtroppo però le sue condizioni si sono aggravate, e nella serata di venerdì 9 ottobre la piccola Beatrice è morta nella propria casa.

Tutto il paese è rimasto sotto shock, sia alla notizia della malattia che a quella ancor più tragica della morte. Tuttavia gli abitanti di Villadose sono sempre rimasti vicini alla famiglia per quanto potevano, riunendosi nella parrocchia del paese per pregare insieme per la salute della bambina.

L’ultimo saluto a Beatrice, sui social post che spezzano il cuore

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Beatrice Stellin, la bambina morta di malattia a Villadose (Facebook)

La morte di una persona cara è sempre un grandissimo dolore, ma quando a morire è una bambina di otto anni la sofferenza è ancora più grande. Per questo i post che annunciano sui social la morte della piccola Beatrice Stellin sono carichi di un dolore difficile anche solo da immaginare per chi non l’ha vissuto.

La madre ha pubblicato un lungo post sul suo profilo, mettendo nero su bianco un dolore impossibile da nascondere. La donna ha raccontato alcuni aneddoti riguardo la figlia, come la sua ansia da palcoscenico che faceva sempre sorridere i genitori. In chiusura la mamma dichiara che è stato un onore essere sua madre e le chiede di catturarle un Vulpix, uno dei Pokémon che alla bambina piacevano tanto. Anche il parroco del paese, don Carlo Marcello, ha espresso il suo cordoglio su Facebook.

Nonostante un figlio sia impossibile da sostituire, i genitori hanno fatto una scelta che permetterà ad una parte della bambina di continuare a vivere. Mamma e papà infatti hanno dato il consenso per la donazione delle cornee, che ora andranno ad un bambino che grazie a questo gesto potrà vedere il mondo.

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