Importunava la sua ragazza, il fidanzato impazzisce: situazione drammatica

La gelosia nei confronti dell’ex dell’attuale compagna ed il fidanzato reagisce in maniera drammatica: finisce in tragedia

Una vera e propria tragedia nel palermitano, a Camporeale per la precisione, per un omicidio che ha tutti i crismi del delitto passionale, almeno nelle intenzioni. Michele Mulè, un 28enne con precedenti penali di piccolo conto, come danneggiamento e furto, ha ucciso il “rivale” o, almeno, così lo considerava lui.

Polizia
Polizia (gettyimages)

La vittima è Benedetto Ferrara, ammazzato con tre colpi di una calibro 38 in pieno centro, nella piazza di Camporeale davanti a molti testimoni che hanno assistito alla scena. I proiettili hanno colpito lo sfortunato ragazzo alla testa ed al torace e la morte di fatto è arrivata sul colpo.

Già, ma qual è stato il motivo? La gelosia, il movente più ricorrente negli omicidi. Mulè era convinto come Benedetto Ferrara gravitasse ancora attorno alla sua fidanzata, l’ex del “rivale”. Da lì l’intenzione di regolare i conti. E così, come hanno ricostruito i militari, il ragazzo era uscito di casa già armato insieme alla fidanzata.

L’incontro nella piazza del paesino di 3mila abitanti al confine con la provincia di Trapani, gli insulti, il litigio e i colpi a morte sparati per poi andarsi a rifugiare in un casolare, pare di proprietà dei parenti della fidanzata. Da lì un po’ di lucidità e la chiamata ai Carabinieri per confessare.

La confessione ai Carabinieri

pistola
pistola (Foto dal web)

Mulè ha consegnato l’arma ai militari ed ha confessato – ai carabinieri della compagnia di Monreale – davanti al sostituto procuratore Ferdinando Lo Cascio incaricato delle indagini. Ha raccontato del suo suo gesto di follia e delle “motivazioni” che l’avrebbero spinto a compiere l’omicidio.

Al termine dell’interrogatorio, il ragazzo è stato chiaramente fermato per omicidio, con l’aggravante dei futili motivi. Possibile, però, che vi sia anche quella della premeditazione, considerato come l’assassino fosse già armato e, quindi, deciso ad utilizzare il revolver.

Nulla da fare, invece, per il ragazzo morto. I sanitari del 118 accorsi sul posto, hanno tentato in tutti i modi di salvarlo ma invano. Le ferite al capo erano troppo gravi. Il Pm ha disposto l’autopsia sul corpo che sarà eseguita presso il Policlinico. La salma, ora, si trova all’istituto di medicina legale.

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