Donald Trump dona 20 dollari a messa: la sua faccia è comica – VIDEO

Donald Trump ha suscitato grande ilarità sul web, e anche qualche polemica. Le telecamere hanno pizzicato il presidente degli Usa mentre contava delle banconote per una donazione in chiesa

Donald Trump
Donald Trump (Youtube)

Qualcuno ha sicuramente storto il naso, per l’ultima gaffe di Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti, in una chiesa a Las Vegas, è stato pizzicato dalle telecamere in procinto di una donazione. Nel video, che ha spopolato sul web, si vede l’imprenditore contare le banconote prima della classica donazione di fine messa. Alcuni lo hanno denominato come un gesto da poveraccio.

Certo che l’immagine di un miliardario come lui che conta scrupolosamente le banconote prima di una donazione a una chiesa, è abbastanza raccapricciante. In ogni caso, l’episodio ha suscitato oltre alle polemiche, grande ilarità negli States. Il presidente degli Usa in carica, non è sicuramente nuovo a queste scenette, ma è anzi famoso per essere spesso protagonista di meme e pagine comiche nel web.

Donald Trump conta le banconote: pizzicato dalle telecamere

Donald Trump
Donald Trump (Youtube)

Rigorosamente senza mascherina in un luogo pubblico, il presidente degli States Donald Trump ha ancora una volta dato in pasto ai media americani materiale molto succulento. L’uomo, durante una celebrazione di una messa a Las Vegas, si è vistosamente sfilato dalla tasca alcune banconote prima dell’usuale offerta di fine messa. Niente di strano fino a qui.

Poi l’indugio nel conteggio dei soldi. Diversi secondi nel meticoloso conteggio delle banconote, gesto che ha dato fastidio a molti, soprattutto negli Usa. Indietro nei sondaggi e con i media alle calcagna, l’imprenditore repubblicano si ritrova dunque ancora una volta bersagliato dalla stampa. Certo che da un miliardario come lui ci si aspettava magari qualche dollaro in più, considerando il fatto che il pastore Denis Goulet – durante la celebrazione – ha addirittura predetto la sua rielezione, quasi come un “volere divino”.

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