Evade dal carcere e semina il panico: dottoressa in ostaggio

Ha preso in ostaggio una dottoressa per riuscire ad evadere: la fuga di Peter Madsen però non è durata molto.

peter madsen evade carcere danimarca
Peter Madsen evade dal carcere (Wikimedia Commons)

Peter Madsen ha seminato il panico nella periferia di Copenhagen nella mattinata di ieri. L’uomo, che si trova in carcere dove sconta un ergastolo inflitto nel 2018, è riuscito infatti a evadere dalla prigione della capitale danese. Per farlo ha preso in ostaggio una psicologa che lavora con i detenuti all’interno della struttura penitenziaria. Secondo le prime testimonianze l’uomo l’avrebbe minacciata con una pistola finta per farsi aprire le porte e fuggire.

Una volta fuori Madsen ha cominciato a vagare nella zona, ma la sua fuga è durata molto poco. Dopo pochi minuti infatti gli agenti di polizia hanno circondato l’inventore danese, che indossava anche una finta cintura esplosiva. Gli agenti sono riusciti ad ammanettarlo ad una recinzione ed hanno atteso poi l’arrivo degli artificieri. Una volta giunti sul posto gli specialisti in esplosivo hanno scoperto che la cintura era finta, riportando quindi l’uomo in carcere.

Con ogni probabilità ora Madsen dovrà affrontare un nuovo processo per questa sua evasione e per il tentato sequestro della psicologa.

Chi è Peter Madsen, l’inventore danese che ha provato a evadere

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Un’immagine della cattura di Peter Madsen dopo l’evasione (Getty Images)

La notizia dell’evasione di Peter Madsen nella mattinata di ieri ha fatto il giro del web in pochissimo tempo. L’uomo, un inventore danese di 49 anni, ha contribuito nel 2008 alla fondazione del programma spaziale Copenhagen Suborbitals. Questo programma ha contribuito al lancio di cinque razzi e due capsule spaziali nell’arco di 12 anni.

Ciò che ha reso tragicamente famoso Madsen a livello mondiale però è molto più tragico. L’uomo infatti nel 2017 ha stuprato, ucciso e fatto a pezzi una giornalista danese, Kim Wall. La dinamica sembra uscita direttamente da un film dell’orrore. L’uomo infatti ha invitato la giornalista a bordo del sottomarino costruito da lui per un’intervista: il sottomarino però è affondato.

Le autorità hanno soccorso Madsen, che ha dichiarato che la giornalista era morta dopo aver battuto la testa sul portellone del sottomarino. La ricostruzione dell’uomo però non reggeva, e quando gli investigatori hanno trovato alcuni sacchi contenenti pezzi della vittima il Tribunale ha condannato l’uomo all’ergastolo.

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