Attentato a Nizza, parla la famiglia del killer: “Ci ha mandato una foto”

Attentato a Nizza, la famiglia riconosce il figlio e svela dettagli raccapriccianti sull’attacco ordito nella Basilica 

Basilica Nizza
Basilica Nizza (Getty Images)

L’attentato di Nizza è l’ennesimo atto barbaro compiuto da terroristi in nome dell’Islam, di una religione che violenta non è di certo. Il ragazzo, un tunisino di 21 anni, è entrato in una Basilica ed ha ucciso tre persone, di cui due decapitate.

Un gesto vile e tremendo quello di Brahim Aoussaoui tunisino sbarcato a Lampedusa e passato poi da Bari prima di far perdere le tracce ed andare in Francia dopo aver ricevuto il foglio di via. All’indomani dell’attentato, la famiglia che vive ancora nel Paese nordafricano ha svelato di essere entrata in contatto con il ragazzo.

Il 21enne, secondo il racconto dei genitori, ha contattato il fratello e spiegato il suo piano. “E’ nostro figlio quello visto nelle immagini” l’ammissione della famiglia che ha spiegato come la notte prima dell’attentato il ragazzo avesse inviato una foto della Basilica.

Attentato a Nizza: il ministro dell’interno francese all’attacco

Basilica Nizza
Basilica Nizza (Getty Images)

E Brahim Aoussaoui è sempre rimasto in contatto con i suoi genitori, fin dal suo arrivo in Francia dopo l’identificazione a Bari dello scorso 9 ottobre. Un attacco forse pianificato dopo l’attacco all’Islam da parte del presidente francese Macron che ha scatenato proteste furibonde in tutto il mondo mediorientale, Erdogan in testa.

In Tunisia, Paese che ha condannato l’attentato; sono già partite le prime indagini dalla procura antiterrorismo per verificare eventuali legami del 21enne in patria, con i familiari interrogati. In Francia intanto gli agenti hanno interrogato un nordafricano allo scopo di verificare se abbia avuto supporto, anche solo logistico.

Militari a Nizza
Militari a Nizza (Getty images)

Gerald Darmanin, il ministro dell’interno francese, è intanto andato giù duro, spiegando come il Paese sia in guerra contro l’islamismo e la sua ideologia. Il titolare del dicastero ha puntato il dito contro questo “nemico sia interno che esterno”; ha anche realizzato un parallelismo tra il fascismo e l’islamismo.

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