Terremoto, nuove scosse di 4,7: cosa fare in caso di pericolo

Ancora scosse di terremoto nel Mediterraneo, questa volta sulle coste dell’Adriatico: magnitudo massima di 4,7 punti sulla scala Richter.

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Scossa di terremoto nell’Adriatico (Getty Images)

Non si placa lo sciame sismico che in questi giorni sta attraversando la zona del Mar Mediterraneo orientale. Dopo il terribile terremoto che ha colpito la Turchia e la Grecia, i sismografi hanno rilevato una nuova scossa. Questa volta l’epicentro si trova nel Mar Adriatico, a circa 25 km dalla città croata di Zara. La terra ha cominciato a tremare alle 14.15: la scossa è durata per alcuni interminabili secondi, scatenando il panico.

Secondo l’Istituto di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste la scossa è stata percepita in tutta la Croazia, in Bosnia, in alcune parti della Slovenia e nel capoluogo giuliano. Nonostante questo per il momento sembra che non ci siano feriti né danni agli edifici, ma non ci sono ancora informazioni certe.

Cosa fare in caso di terremoto: parla la Protezione Civile

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Cosa fare in caso di terremoto (Getty Images)

La scossa di terremoto registrata in Croazia questo pomeriggio – e avvertita anche in Italia – ha riacceso l’attenzione di molti sulla prevenzione antisismica. Per questo motivo la Protezione Civile ha ricordato alcune regole da seguire in caso di scosse di sisma.

Nel momento della scossa bisogna cercare un luogo sicuro. Se ci si trova all’aperto bisogna allontanarsi subito da alberi, lampioni, edifici o tralicci della corrente. Se invece ci si trova in un luogo chiuso la scelta più sicura è mettersi sotto lo stipite di una porta, sotto una trave o un muro portante. Attenzione agli oggetti che potrebbero cadere, nonché a possibili crolli di calcinacci.

Solo alla fine della scossa di terremoto, se ci si trova al chiuso, si può abbandonare l’edificio. Ci vuole però molta attenzione: le scale possono crollare, perché si tratta di elementi poco resistenti. Meglio non prendere l’ascensore, perché potrebbe bloccarsi intrappolando gli utilizzatori.

Non bisogna intasare le linee telefoniche: possono servire a chi si trova in grave difficoltà per chiamare i soccorsi. Attenzione anche alle possibili conseguenze del terremoto. Spesso infatti le scosse sismiche generano conseguenze molto pesanti, tra cui crollo di strade, fughe di gas e frane.

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