Coronavirus, Donald Trump minaccia Fauci: resa dei conti con l’immunologo?

Coronavirus, continua la sfida a distanza tra Donald Trump ed Anthony Fauci: i suoi elettori gli chiedono di prendere provvedimenti

Donald Trump
Donald Trump (Getty Images)

Il Coronavirus continua a colpire gli Stati Uniti e continua il duello tra Donald Trump ed Anthony Fauci, l’immunologo nonché membro della task force della Casa Bianca per fronteggiare proprio l’emergenza da Covid-19. I due non si sono mi amati e le acredini sono state numerose negli ultimi mesi.

In più di un’occasione Fauci ha criticato la gestione della pandemia da parte del tycoon, con alcune decisioni che hanno lasciato perplesso il medico, più volte vicino a spingersi alle dimissioni. In tema lockdown soprattutto; Fauci ha più volte “consigliato” la serrata totale per abbassare la curva dei contagi, a livelli stratosferici negli Usa.

Trump ha invece sempre respinto questa eventualità, considerata dal presidente statunitense deleteria e dannosa per l’economia; gli scontri maggiori si sono avuti anche sul vaccino, con il Presidente che ha più volte ammesso come fosse imminente, tesi respinta da Fauci.

Coronavirus, Trump vs Fauci: la richiesta degli elettori

Donald Trump
Donald Trump (Getty Images)

E’ stata proprio la gestione della pandemia a creare gli scontri maggiori, con Trump che ha più volte minimizzato gli effetti del Covid, nonostante le tantissime vittime statunitensi. Recentemente, in un’intervista al Washington Post, ha spiegato come il tycoon abbia pensato all’economia; da qui la situazione non positiva degli Usa nella lotta al virus.

Una visione della lotta alla pandemia scorretta da parte del Presidente degli Stati Uniti, al contrario di Joe Biden, il candidato Dem alla Casa Bianca, visto di buon occhio dall’immunologo. I supporters di Trump, però, sono schierati al suo fianco.

Anthony Fauci
Anthony Fauci (Getty Images)

Nel comizio tenuto in Florida, i suoi sostenitori gli hanno addirittura chiesto di licenziarlo. Una proposta che Trump “ha apprezzato” svelando come possa prendere seriamente in considerazione l’ipotesi dopo le elezioni, ammesso che le vinca. Ricordiamo come negli Stati Uniti d’America si voti tra due giorni, il 3 novembre.

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