Lunedì al via le richieste per i Bonus PC e la connessione ad Internet veloce a banda larga. Le modalità per richiederlo e come utilizzarlo
Il Bonus PC e internet tanto atteso dagli italiani ha ora una data di avvio nella quale chiederlo. E’ lunedì 9 novembre come comunicato da Infratel, la società del MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico che si occuperà dell’erogazione del bonus che sarà di 500 euro.
Della cifra, 200 serviranno per la connessione ad Internet veloce ed i costi ad essa annessi, mentre i 300 restanti sono dedicati agli hardware. Gli operatori telefonici devono consegnare ai clienti un tutt’uno formato da hardware e connessioni. Infratel, poi, ha diramato un nuovo Allegato – denominato A – in cui specifica il modus operandi.
La velocità minima della connessione è requisito fondamentale che ogni operatore deve garantire; 30 Mbit/s per il download e 15 Mbit/s per l’upload il minimo sindacale che consente di lavorare senza difficoltà in un momento in cui lo smart working va decisamente per la maggiore considerato l’avanzamento della pandemia da Covid-19 in Italia.
Bonus PC, ecco chi può richiederlo
Per misurare la velocità sarà sufficiente sfruttare lo speed test di Ookla. Novità anche per quanto riguarda i computer ed i tablet veri e propri. Secondo quanto affermato da Intratel nell’allegato A, infatti, sfruttato per 12 mesi il contratto attraverso il Bonus PC, il dispositivo offerto dall’operatore telefonico diventa di proprietà del cliente.
Il Bonus PC è stato varato dal governo per aiutare le famiglie più in difficoltà a poter disporre di un pc o tablet finanche una connessione ad internet a banda larga. Farà fede in reddito Isee dichiarato che non dovrà superare i 20.000 euro annui. Ogni famiglia può, chiaramente, richiedere un solo voucher.
I beneficiari potranno rivolgersi direttamente agli operatori telefonici che hanno aderito alla sottoscrizione del bonus promosso dal governo. Tutti i cittadini residenti in Italia potranno richiedere il bonus ma vi sono restrizioni in Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Toscana e Friuli-Venezia Giulia solo per alcuni Comuni e per alcune utenze.
