Elezioni Usa – Negli Stati Uniti prosegue lo spoglio dei voti e, tra i tweet al veleno di Trump e le prime parole di vittoria di Biden, Steve Bannon si sfoga e tuona: “Decapitateli”. Ma con chi ce l’ha?
Oggi negli Stati Uniti potrebbe essere la giornata decisiva per l’ufficialità della vittoria di Joe Biden. Il candidato democratico si appresta nelle prossime ore (o al più domani, se non ci saranno particolari interruzioni) a raggiungere la quota dei 270 grandi elettori, numero che serve per diventare il nuovo inquilino della Casa Bianca. Trump non ci sta, infiamma Twitter e nella notte si appella alla Corte Suprema per la decisione finale. La sua sconfitta pare ormai inevitabile e il candidato repubblicano grida alla “Frode“.
Nelle ultime ore, inoltre, hanno creato scandalo le parole di una persona molto vicina a Donald Trump. Steve Bannon, l’ex capo della campagna elettorale del tycoon, in un podcast ci è andato decisamente duro contro Antony Fauci e Cristopher Wray: “Decapitarli e appendere le loro teste“.
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Elezioni USA, Bannon da censura: chi sono le sue vittime
Durante una puntata del suo podcast “War Room: Pandemic”, Steve Bannon ci è andato decisamente pesante contro Fauci, il virologo della Casa Bianca, e Wray, capo dell’FBI. Ma da cosa è scaturito tutto questo odio? Stando all’ex responsabile della campagna elettorale di Trump entrambi sarebbero dei “traditori“, colpevoli di non aver seguito e rispettato le richieste dell’attuale presidente (uscente?) degli Stati Uniti. In particolar modo Fauci nelle ultime settimane ha avuto dei dissidi con Trump sul tema del Covid, favorendo così il calo di popolarità del politico e imprenditore.
Bannon non usa mezze misure e non solo “chiama” la decapitazione dei due, ma anche l’affissione delle loro teste su dei pali all’esterno della Casa Bianca come “avviso” (usa il temine warning) nei confronti dei burocrati federali. Una dichiarazione che era arrivata qualche giorno fa, a ridosso dell’electron day, e che è tornata agli onori della cronaca nelle ultime ore.
Bannons billionaire benefactor decided he makes pop songs now and now the podcast has to use it as transition music. Look at this puppet dance pic.twitter.com/PraODAmUOh
— Madeline Peltz (@peltzmadeline) October 27, 2020
A seguito di questa uscita il profilo Twitter del podcast dell’ex capo della campagna elettorale di Trump è stato cancellato dallo stesso social network.
