Luigi De Siervo ha fatto il punto della situazione sulla lotta alla tv pirata in Italia. L’amministratore delegato della Lega Serie A spiega i prossimi duri provvedimenti che verranno adottati per arginare il fenomeno

Il campionato di Serie A è in pieno corso di svolgimento, nonostante tutte le difficoltà legate al Covid-19. La competizione va avanti sul campo, vedendosi sfidare ogni settimana la maggiori big della prima lega italiana. Una lotta latente, ma costante viene, però, portare avanti, stagione dopo stagione, dai massimi organismi del gioco più bello del mondo. Si tratta della guerra alla pirateria che mette in circolo ogni anno moltissimi soldi illegali, togliendoli alle tv preposte. Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Serie A, si è soffermato a riguardo ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue dichiarazioni sulla maxi inchiesta all’orizzonte: “Gli inquirenti stanno indagando. L’operazione riguarderà sia chi utilizza che chi gestisce il segnali. Parliamo di reati gestiti dalla criminalità organizzata. Chiunque partecipi a queste reti compiono un vero e proprio reato penale. La Lega continuerà a investire soldi per lottare e spiegare questa cosa a tutti. Bisogna spendere i soldi all’interno della legalità”.
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L’appello di De Siervo sulla tv pirata e la nuova inchiesta

L’Amministratore della Lega Serie A fa capire come si sia arrivati ormai a un nuovo punto di svolta con l’inchiesta in atto. Continua De SiervSo: “La maxi inchiesta rappresenta un punto di svolta. Chiunque guardasse contenuti illegali ha visto un messaggio che faceva capire che il segnale era stato tracciato. Sarà consentito, quindi, alle Forze dell’Ordine di identificare e perseguire i soggetti in questione. Pagare cifre irrisorie per contenuti che in realtà hanno valore importante non va bene e le ammende vanno da 2.500 euro a 25.000 euro”. Insomma, la televisione pirata dovrebbe avere le ore contate nel mondo del calcio.





