Restrizioni Covid, cambiano 3 regioni: la nuova ordinanza

Nuove restrizioni Covid per tre regioni italiane. L’andamento dei contagi per capire se intervenire singolarmente e le nuove misure di contenimento del virus

Luca Zaia
Luca Zaia (foto dal web)

Nuove restrizioni Covid per Emilia Romagna, Friuli e Veneto. Tre delle regioni più colpite dalla prima ondata del virus, adesso zona gialla, saranno soggette a nuove misure di contenimento, ma andiamo con ordine. I presidenti delle tre regioni, rispettivamente Bonaccini, Fedriga e Zaia, hanno concordato – insieme al ministro Speranza – sulla nuova ordinanza restrittiva, che entrerà in vigore sabato 14 novembre, fino al 3 dicembre.

Regole che secondo i governatori delle regioni in causa, servono a frenare il contagio. Ordinanze regionali con ulteriori misure restrittive dunque, proprio come previsto dal premier Conte, che aveva annunciato la possibilità di tali scenari. Tra le nuove restrizioni in vigore da sabato, obbligo della mascherina ovunque, limitazioni allo spostamento più severe e diverse chiusure di attività commerciali.

Emilia Friuli e Veneto, le nuove misure restrittive anti covid: l’ordinanza

controlli di polizia
controlli di polizia (Getty Images)

Ecco le nuove misure di sicurezza anti covid, che entreranno in vigore con l’ordinanza firmata da Bonaccini, Fedriga e Zaia a partire da sabato 14 novembre. Obbligo di mascherina ovunque, dal momento in cui si lascia la propria abitazione, sia per strada che in macchina e soprattutto nei locali chiusi. Nei giorni festivi e prefestivi, chiusura di tutte le attività commerciali. Inoltre, la domenica e nei giorni festivi, chiuse anche farmacie, tabacchi ed edicole, mentre rimangono aperti i ristoranti. Vietato il consumo di bevande o cibo in aree pubbliche o in spazi aperti.

Raccomandato fortemente l’uso del servizio a domicilio dei ristoranti. I prefetti hanno ricevuto inoltre l’ordinanza, con lo scopo di eseguire controlli più frequenti, vista anche la situazione dello scorso weekend e vari assembramenti registrati in tutta Italia. In qualsiasi attività commerciale, è permesso l’ingresso di un solo componente del nucleo familiare – fatta eccezione per accompagnamento di invalidi e minori di 14 anni-.

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