Covid-19, il bollettino del Ministero della Salute del 15 Novembre

Il Ministero della Salute ha reso noti i dati dell’epidemia da Covid-19, aggiornati al 15 Novembre, tramite il consueto bollettino.

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bollettino 15 novembre
Bollettino (Fonte Ministero della Salute)

Il Ministero della Salute ha appena pubblicato i dati relativi al bollettino del 15 Novembre. I casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 1.178.529, ossia 33.979 in più di ieri. Salgono anche i soggetti attualmente positivi che ammontano a 712.490 (+24.055). Le persone guarite sono 420.810 con un incremento di 9.376 unità. Si aggrava ancora il bilancio dei decessi con 546 morti nelle ultime 24 ore che portano il bilancio complessivo in Italia a 45.229. I pazienti ricoverati in terapia intensiva che ad oggi ammontano a 3.422 (+116).

Il Governatore Luca Zaia propone i test fai da te in Veneto

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Luca Zaia (foto dal web)

Continua la battaglia del mondo e dell’Italia contro il Covid. Alcuni timidi segnali di miglioramento nei dati iniziano a vedersi ma la strada è ancora molto lunga. In Veneto soprattutto i contagi continuano a salire e nell’ultimo bollettino sono stati 3578 i nuovi positivi nella regione, confermando l’inserimento nelle zone rosse. Per questo motivo, per dare respiro ad un sistema sanitario vicino al collasso, il Governatore Luca Zaia, ha deciso che da lunedì partirà con la sperimentazione di 5 mila test fai da te. Inoltre dichiara che il professor Guerra dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha già visto i test che verranno dati alle farmacie e che quando lo diceva lui veniva preso per matto.

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Un tragico incendio è avvenuto nelle scorse ore in un ospedale Covid, causando morti e feriti

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Covid (getty images)

Il Covid-19 non lascia tregua a gran parte delle Nazioni in Europa, ma anche nella maggior parte del pianeta. In Italia la situazione resta molto seria. Il Governo è stato costretto nelle scorse settimane a istituire delle zone rosse e arancioni per cercare di contenere la diffusione del virus nel nostro Paese. I posti in terapia intensiva, però, sono ormai esauriti in diversi ospedali e il sistema sanitario in alcune regione appare ormai al collasso.

E proprio i posti in terapia intensiva rappresentano un punto cruciale nella gestione della pandemia. Diversi Stati europei, andando verso la loro saturazione, ha deciso di istituire dei lockdown totali per le prossime settimane. L’Italia, invece, sta cercando in tutti i modi di scongiurare quest’ipotesi, limitandosi a delle restrizioni a livello territoriale. La battaglia sembra ancora lontana dal suo termine, in attesa del vaccino che potrebbe arrivare all’inizio del 2021.

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