Giuseppe Conte preoccupa gli italiani. Nella trasmissione “Otto e mezzo” su La7, il Premier è apparso stanco e raffreddato
Cosa succede al Premier Conte? I seguaci di Giuseppe, ma anche chi non lo hai mai particolarmente amato, si sono accorti che le sue condizioni di salute non sono delle migliori. I sospetti sono giunti quando il Presidente del Consiglio, durante la trasmissione “Otto e mezzo” in onda su La7 e condotto da Lilli Gruber, è apparso particolarmente stanco, raffreddato e infastidito da diversi colpi di tosse.
E’ pur vero che i ritmi del premier, da marzo a questa parte, sono risultati particolarmente pesanti e lo stress, come accade a tutti, a volte gioca brutti scherzi. Ma i social non ci stanno e in molti hanno scatenato letteralmente l’inferno, sollevando diverse polemiche o chiedendo ripetutamente delle condizioni di salute di Conte.
C’è anche chi non ha perso tempo e su Twitter ha scritto battute ironiche sulla situazione: “Viste le condizioni di salute di Conte, sono preoccupato per la Lilli”, “Non riesco a sentire niente, si sente soltanto la tosse del Premier”, “Io stavo aspettando questa domanda: Ha la tosse, ha fatto il tampone?”
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Giuseppe Conte, la news sul Natale
La domanda che ormai affligge da giorni gli italiani è questa: riusciremo a festeggiare il Natale? Ancora troppo presto per parlare di cene e pranzi per le feste o peggio ancora, del cenone di fine anno. Ma attualmente questa sembra essere la preoccupazione maggiore. Il trend sembra essere positivo e “se dovesse mantenersi – spiega Conte – c’è la possibilità che scompaiano le zone rosse”.
Si lavora però sulle decisioni degli spostamenti tra Regioni. il Governo non può permettersi di fare lo stesso errore di ferragosto, ossia di allentare troppo le misure e ritrovarsi con un peggioramento dei casi. L’inverno è lungo e il virus è tornato all’attacco, impossibile quindi pensare alle vacanze sulla neve. “Gli italiani non saranno lasciati soli. Ci saranno degli interventi per la cultura, lo spettacolo ed il turismo, ma interverremo anche per le partite IVA e autonomi.”
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