Vaccino a Gennaio? Sì, ma ecco quando saremo davvero immuni

E’ partito in tutto il mondo la corsa al vaccino anti- covid, già disponibile da Gennaio. In Italia si potrebbe avere una massiccia vaccinazione tra l’estate e l’autunno.

vaccino gennaio
Vaccino anti Covid (Fonte GettyImages)

In seguito all’annuncio da parte di diverse importanti case farmaceutiche sull’efficacia dei loro antidoti contro il coronavirus, ora si attende l’autorizzazione da parte dei paesi per la distribuzione delle prime dosi. Il vaccino potrebbe essere pronto già dai primi di gennaio, ma la strada verso l’immunità non è così spianata. Intanto i governi sono impegnati a realizzare i piani vaccinali che determinano l’obbligatorietà o meno del vaccino, il costo, le tempistiche e i soggetti che ne hanno la precedenza.

In Italia, proprio ieri, il ministro della salute Speranza ha introdotto al Senato il primo piano vaccinale, secondo il quale sono previste due date per il vaccino: il 12 dicembre e il 20 gennaio. Non è prevista l’obbligatorietà e saranno necessarie due dosi per la vaccinazione, a breve distanza l’una dall’altra. I primi a ricevere il vaccino saranno probabilmente gli operatori sanitari e i lavoratori delle Rsa.

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Il vaccino è pronto, ma per l’immunità bisogna attendere ancora

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Vaccino Covid (getty images)

Il vaccino è pronto, le grandi cause farmaceutiche hanno già dato la riposta positiva in merito ai loro antidoti contro il coronavirus ma la strada verso l’immunità è ancora molto lunga. Per essere efficace la vaccinazione richieste la somministrazione di due dosi, a breve distanza temporale l’una dall’altra. Ieri il ministro Speranza ha illustrato in Senato il suo primo piano vaccinale, e ha affermato che se si rispettano tutti i tempi e le scadenze, si potrebbero avere circa 20 milioni di dosi a luglio.

Il ministro Speranza ha illustrato gli otto pilastri che vanno a formare il suo piano vaccinale contro il coronavirus. Secondo questo piano inizialmente il vaccino sarà gratuito e sarà su base volontaria, la somministrazione è stata affidata all’Esercito. Inoltre sarà necessaria una campagna di informazione e per la macchina organizzativa servono 20mila tra medici, infermieri, operatori socio sanitari. Saranno chiamati anche i giovani iscritti ai primi anni di specializzazione per aiutare nell’organizzazione e distribuzione. I primi vaccini verranno somministrati agli operatori socio sanitari, residenti e lavoratori dell’Rsa, e gli over 80.

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