Il Covid dilaga in Italia ed anche i campi rom non sono esclusi: a Scampia intervenuta l’Asl Napoli 1, situazione raccapricciante
Quanti sono i contagiati in Italia? Il Covid è in discesa, almeno la curva dei contagi, ma sono ancora tantissimi i positivi nel nostro Paese, con i decessi che ieri hanno raggiunto la cifra record di 993, mai accaduto dall’inizio della pandemia, nemmeno nei giorni bui di marzo ed aprile.
Vi sono però situazioni “sommerse” nel nostro Paese, dove le istituzioni non effettuano screening di massa per poter individuare i positivi ed isolarli. I campi rom distribuiti su tutto il territorio nazionale ne sono un esempio significativo. Eppure si tratta di zone ad altissimo rischio, considerata la densità e gli assembramenti che si creano.
I rom, infatti, vivono in baracche, in luoghi ameni, spesso in sei-sette persone sotto lo stesso tetto, in pochissimi metri quadrati. Una sorta di bomba atomica. In Italia, di fatto, non sono stati effettuati test nei suddetti campi per provare a capire il tasso di contagio nei campi nomadi.
Screening di massa è stato invece effettuato dalla Asl Napoli 1, a conferma di come, in questa epidemia, la Regione sia mossa sempre con grande celerità ed efficacia nella lotta. Il personale sanitario recatosi nel campo rom di Scampia. Uomini, donne, bambini ed anziani sono stati sottoposti ai test che hanno raccontato una verità quasi raccapricciante.
Covid, la scoperta nel campo rom di Scampia
Sono stati effettuati 370 tamponi all’interno del centro ed positivi sono risultati in 95; un numero altissimo, oltre il 25%. In pratica, nel campo Rom di Scampia, uno su quattro tra i testati ha il Covid. E, di fatto, lo trasmette all’intera città considerato come i nomadi girino in cerca di elemosina tra stazioni, mezzi di trasporto e strade.
Da qui la decisione della Regione Campania, corsa subito ai ripari. Zona rossa istituita nel campo Rom ubicato a Scampia all’altezza della Circumvallazione esterna; isolamento di 14 giorni che potrà essere allungato a seconda dei dati che continueranno ad arrivare attraverso gli screening di massa.
E Palazzo Santa Lucia ha già chiesto alle forze dell’ordine ed all’Esercito di vigilare sul campo nomadi impedendo a chi vi risiede di uscire per la città. L’isolamento, d’altronde, è già scattato ed è sia notturno che diurno.
