No, Pippo Baudo non è morto: la fake news ce la “spiega” lui

Nelle ultime ore sui social ha cominciato a girare la voce che Pippo Baudo fosse morto: si tratta di una bufala, ce lo spiega Loquenzi.

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No, Pippo Baudo non è morto: smentita la bufala (Getty Images)

Pippo Baudo è uno dei conduttori televisivi più amati della storia della TV italiana. L’uomo, nato a Militello in Val Di Catania nel 1936, vanta il record per il maggior numero di edizioni del Festival di Sanremo condotte. In quarant’anni, tra il 1968 e il 2008, ne ha infatti guidate ben 13. Nelle ultime ore però ha cominciato a girare una voce davvero terribile: secondo alcuni Pippo Baudo sarebbe morto nelle scorse ore.

Sui social è ovviamente scoppiato il panico, in assenza di una conferma o di una smentita. In poco tempo però Giancarlo Loquenzi, giornalista radiofonico alla guida di Zapping su Rai Radio 1, ha smentito questa fake news. Il conduttore siciliano infatti sarà ospite proprio di Loquenzi in radio alle 18,35. Le parole di Loquenzi riprendono in chiave ironica un vecchio motto: “Pippo Baudo è vivo e lotta insieme a noi”.

Pippo Baudo non è morto, anzi: le sue parole a Rai Radio 1

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Le parole di Pippo Baudo in diretta radio (Getty Images)

La notizia, fortunatamente falsa, della morte di Pippo Baudo ha fatto il giro del web. A smentirla in diretta radio è lo stesso Baudo, che durante la trasmissione Zapping di Giancarlo Loquenzi ha iniziato la chiacchierata con il giornalista in maniera ironica. Le sue prime parole infatti sono state “Che bello sentirmi vivo e vitale!”. Ha poi commentato ridendo che gli “uccelli del malaugurio” non ce l’hanno fatta neanche stavolta: non è la prima volta infatti che circola una notizia del genere.

Il conduttore storico del Festival di Sanremo ha poi dichiarato di non essersela presa, ma di non aver capito che cosa abbia spinto qualcuno ad inventarsi questa notizia. Nella conversazione con Loquenzi Baudo ha espresso numerose preoccupazioni sulla situazione attuale sia dell’Italia che del mondo in generale. Ha poi chiuso con una citazione di papa Giovanni XXIII, invitando gli ascoltatori del programma a non fidarsi dei pessimisti perché sono felici quando si avverano le loro previsioni.

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