La docu serie evento di questo 2020, The Last Dance, ha coinvolto milioni di utenti Netflix in tutto il mondo. A distanza di qualche mese dall’uscita, la decisione di Michael Jordan.
Ha appassionato e coinvolto milioni di spettatori, appassionati di basket e non, tifosi di Michael Jordan e non, la docu-serie evento regina di questo 2020. The Last Dance è stato uno dei prodotti più visti e fruiti dell’anno: la storia di Michael Jordan e dei Chicago Bulls, dal momento dell’arrivo di un giovane MJ nella franchigia dell’Illinois sino all’ultima stagione della squadra formata, oltre che dal più grande giocatore di basket di tutti i tempi, anche da campioni “comprimari” come Rodman e Pippen.
È la storia di come i Bulls siano diventati, negli anni novanta, una delle più grandi squadre della storia, capaci di vincere il titolo NBA per tre anni di fila. È storia di sport ma anche di uomini, campioni in campo con le loro fragilità fuori dal rettangolo di parquet. Una storia, completamente raccontata con filmati originali e inediti, che ha “sbancato” su Netflix e ha riportato anche tra i più giovani il nome di Michael Jordan. E proprio MJ ha tenuto fede alla promessa fatta lo scorso aprile: tutto il ricavato dalla docu serie è stato devoluto in beneficenza, con guadagni aggiuntivi donati a un’altra onlus.
The Last Dance: ricavato in beneficenza
Jordan lo aveva promesso già in primavera, in occasione dell’uscita su Netflix della docu serie. Ora l’ex numero 23 dei Bulls non ha tenuto fede al suo patto, ma ha fatto molto di più. Già i primi quattro milioni incassati per i diritti dello spettacolo Jordan li aveva donati, mesi fa, all’associazione Friends of Children; ora altri due milioni saranno girati a Feeding America, per sfamare i più bisognosi. “Sono orgoglioso di donare tutti i guadagni aggiuntivi di The Last Dance” ha dichiarato “sua altezza”, ammettendo come specialmente in questo 2020 sia fondamentale agire al servizio dei più fragili.
“Un incredibile regalo di cui essere grati” ha risposto tramite tweet la onlus, ringraziando MJ per la sua generosità.
