Natale, il presepe anti Covid spiazza i fedeli: l’opposizione attacca

Quello che è certo è che il prossimo sarà un Natale inedito e, speriamo, unico nel suo genere. Niente cenoni, niente abbracci e riunioni famigliari. La pandemia colpisce anche il presepe: a Torino con le mascherine.

presepe natale covid
Getty Images

Messa di Natale anticipata di qualche ora, niente classico cenone della vigilia o pranzo del 25 con i parenti, zero assembramenti e numero limitato di ospiti in ogni casa. Saranno delle feste sicuramente inedite e, ci auguriamo, uniche nel loro genere; ma in tempo di Covid anche il Natale viene coinvolto nelle misure anti contagio diramate dal Governo. Anche quello che, sulla carta, dovrebbe essere il periodo più felice dell’anno non sfugge alla pandemia: ecco quindi che le prossime festività dovremmo passarle in modo sobrio e, soprattutto, attento.

Si apprestiamo a vivere uno dei natali più controversi della storia: da una parte le norme restrittive del Governo diramate per contenere il diffondersi della pandemia, dall’altra le critiche dell’opposizione che invece si appella al rispetto della tradizione e della sacralità di questo periodo dell’anno. Così, tra dibattiti politici, messe anticipate e tavole meno imbandite, a Torino il presepe “anti Covid” spiazza più di qualche fedele.

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Torino, presepe anti Covid per Natale: ci sono le mascherine

presepe

Anche i presepi si adattano al difficile momento storico e le stesse statuette cercano di dare il buon esempio. A Torino, nel Duomo, non solo Maria e Giuseppe hanno la mascherina (pur essendo congiunti) ma anche tutti gli altri personaggi protagonisti della natività. I pastori sono muniti del dispositivo medico, così come anche i Re Magi che a breve si incammineranno con i loro regali verso la mangiatoia. Tutti indossano la mascherina, nel pieno rispetto delle regole anti Covid.

Giorgia Meloni (getty images)
Giorgia Meloni (getty images)

Non sono mancate le critiche per questa versione moderna del presepe. Augusta Montaruli, parlamentare torinese di Fratelli d’Italia, adotta la linea già intrapresa dall’opposizione e non si trova d’accordo con la nuova interpretazione della natività, ammettendo come sarebbe stato più sensato: “…lasciare il presepe nella sua giusta collocazione temporale … per liberare la mente dalle preoccupazioni e dai problemi“.

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