Neonato massacrato dal padre: corpo mutilato e irriconoscibile

Un neonato è stato massacrato dal genitore: il corpo è stato mutilato, l’orrenda scoperta da parte degli inquirenti. Perizia psichiatrica sull’uomo

polizia sudafricana
polizia sudafricana (Getty Images)

Un neonato di appena tre anni è stato massacrato dal padre. Un omicidio brutale, decisamente barbaro, considerato come il corpo del piccolo sia stato mutilato, praticamente irriconoscibile. Il padre, di 38 anni, è già stato arrestato dalla polizia; su di lui è stata già predisposta una perizia psichiatrica per valutarlo attentamente.

Il brutale infanticidio è accaduto in Sudafrica, a Thembalihle, nella provincia di KwaZulu-Natal, nell’Estcourt del Paese; sono stati i familiari prossimi del bimbo a trovare il corpo. Le ricerche avevano avuto inizio dopo la denuncia e l’allarme della donna che pure aveva chiesto aiuto alle forze dell’ordine.

Ed il ritrovamento è avvenuto la scorsa settimana, il 27 novembre, dopo alcuni giorni di ricerca. La zona in cui è stato recuperato il cadavere è ricca di vegetazione, una sorta di zona boschiva ma di certo gli inquirenti mai si sarebbero immaginati di vedere quelle barbarie.

Neonato tragicamente ucciso: polizia al lavoro

luogo del delitto
Bosco (Getty Images)

Le autorità, in una dichiarazione ai media locali, hanno svelato i particolari del ritrovamento. Il bambino aveva un chiodo nel cranio, infilato al centro della testa, ma aveva subito pure l’evirazione. Rimossi, infatti, i genitali ma anche cavati gli occhi dalle orbite.

Una situazione davvero aberrante che ha sconvolto gli inquirenti ma tutta la comunità locale che ora chiede risposte. La notizia shock, d’altronde, ha già fatto il giro del mondo in pochissimi giorni e le autorità punteranno a chiudere quanto prima il caso.

Il padre del bambino, come detto, è già agli arresti, anche perché le parti mancanti del corpo, quelle rimosse dall’assassino, sono state trovare proprio nella sua abitazione. Si lavora, ora, per comprendere il movente, le cause che l’abbiano spinto a tutto ciò.

La madre del bambino non viveva con loro; probabilmente divorziata, la coppia aveva abitazioni separate. E l’omicidio è avvenuto proprio quando il bimbo era in affido al padre.

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