Da lunedì pomeriggio partirà lo sciopero dei benzinai in tutta Italia: gli esercenti chiedono infatti maggiori tutele al governo per contrastare le perdite.
Alla fine lo sciopero dei benzinai è arrivato. Dalle 19 di lunedì 14 – le 22 per le pompe di benzina che si trova in autostrada – gli impianti chiuderanno fino alle 15 di mercoledì 16. L’annuncio arriva direttamente dalle sigle sindacali, che in una nota hanno anche rivelato di aver avuto un incontro con la sottosegretaria al Mise Alessia Morani. L’incontro però non ha dato i frutti sperati: da una parte il Ministero sperava nella revoca dello sciopero, dall’altra i sindacati si aspettavano maggiori concessioni.
L’obiettivo di questo sciopero infatti è quello di ottenere strumenti di sostegno per i benzinai e gli esercenti, costretti a rimanere aperti anche durante i mesi del lockdown. La grande riduzione del traffico però ha comportato un calo altrettanto drastico dei guadagni: in molti casi il crollo è stato superiore all’80%. Gli esercenti non hanno potuto neanche scegliere di rimanere chiusi: come servizio essenziale infatti avevano l’obbligo di rimanere aperti.
Adesso però la crisi sanitaria rischia di mandare veramente in difficoltà il settore, con la conseguente chiusura di molti impianti. Per evitare questo i sindacati hanno indetto lo sciopero, nella speranza che si arrivi ad una vera interlocuzione con il governo per sostenere tutti.
Confermato da lunedì a mercoledì lo sciopero dei benzinai: “Chiediamo sostegni economici” https://t.co/LPIV0YfU7Y
— Repubblica (@repubblica) December 12, 2020
Sciopero benzinai, per i sindacati “segnali incoraggianti”
L’incontro di ieri tra i sindacati e il Ministero dello Sviluppo Economico non è riuscito ad evitare la conferma dello sciopero dei benzinai. Nella nota pubblicata dalle sigle sindacali però si parla di “segnali incoraggianti” usciti dalla riunione, che ha coinvolto anche la Commissione di Garanzia. Il Ministero infatti ha richiesto, ottenendola, la riduzione dell’orario dello sciopero.
Il maggiore risultato, secondo i sindacati, è quello di aver iniziato una discussione reale su una riforma del settore della distribuzione di carburanti. Nonostante questo però l’esclusione dai ristori per le categorie professionali colpite dal Covid rimane terreno di scontro molto forte. Per questo motivo i sindacati hanno deciso di non cancellare lo sciopero, che fermerà i distributori di benzina per poco meno di 48 ore.