Nunzia De Girolamo, racconto drammatico: “Salvata dal suicidio”

Nunzia De Girolamo è stata prosciolta dal processo. Il suo racconto è drammatico: “Ho pensato anche al suicidio”

Nunzia De Girolamo
Nunzia De Girolamo (Getty Images)

Nunzia De Girolamo è uscita da un incubo. Settimana scorsa è arrivato il proscioglimento nel processo sulla Asl di Benevento perché “il fatto non sussiste”. Una vera e propria liberazione per l’ex parlamentare di Forza Italia che ha vissuto sette anni di angoscia, anche perché si è sempre professata innocente.

Ed ora la liberazione arrivata con sentenza dopo un settennato in cui ha pensato anche a mosse decisamente estreme. “Incubo finito” ha detto l’ex ministro in studio a “Non è l’Arena“, visibilmente commossa per gioia di una sentenza che l’ha completamente riabilitata.

“Avevo 37 anni nel gennaio 2014, una giovane donna e mamma di una bambina di appena un anno e mezzo” – ha raccontato la campana – e mia figlia è cresciuta con l’ingiuria di questo processo, con la sofferenza ed il fango” le parole drammatiche della donna che continua con la sua versione.

“Mi hanno insegnato il rispetto nei confronti della magistratura e sono stata zitta per sette anni – ha proseguito – ho dato le dimissioni pur non essendo sotto indagine. Si può entrare facilmente nel tunnel della disperazione se si è una persona senza scheletri, per bene”.

Nunzia De Girolamo e l’estremo gesto

Nunzia De Girolamo
Nunzia De Girolamo (Getty Images)

Addirittura Nunzia De Girolamo ha anche pensato a gesti estremi. “Sono stata salvata da mia figlia, perché ho pensato al suicidio” ha ammesso. “In alcuni giorni avrei aperto la finestra“, intendendo per poi lanciarsi giù. Un racconto davvero drammatico quello dell’ex ministro che ha rivelato le fragilità di una donna ma anche alcuni punti oscuri di una magistratura non sempre impeccabile.

Nunzia De Girolamo, ex parlamentare di Forza Italia, è sposata dal 2011 con Francesco Boccia, ministro degli Affari Regionali in quota Pd nel governo Conte II. Oggi 45enne, la De Girolamo ha ricoperto il ruolo di Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del Governo Letta prima delle dimissioni, proprio per il processo.

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