Tutto su Maya Weug, la prima donna pilota ad entrare in Academy Ferrari

Maya Weug è la prima donna pilota a essere ammessa alla Ferrari Academy. Giovanissima è già molto determinata e competitiva.

Maya Weug prima donna pilota in Ferrari
Maya Weug (fonte: Instagram)

Oggi l’annuncio. La rossa di Maranello si tinge di rosa: Maya Weug, sedici anni, sarà la prima pilota donna della Scuderia Ferrari. Metà belga e metà olandese, la ragazza ha la corsa nel sangue. Ha ricevuto in regalo il suo primo kart all’età di 7 anni, quando vide suo padre guidarne uno e se ne innamorò. Da allora, non si è più fermata.

Weug vive in Spagna, da dove si è connessa per partecipare virtualmente alla cerimonia in cui avrebbero annunciato il nome della fortunata vincitrice delle selezioni per entrare a far parte dell’Academy Ferrari. Dopo un camp di cinque giorni e un test che si è svolto al circuito di Fiorano, di proprietà della Ferrari, Maya ha battuto la concorrenza di due brasiliane e di una francese.

Maya Weug: la Ferrari si tinge di rosa

 

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La giovane gareggerà nella prossima stagione in Formula 4 a bordo della Ferrari. Ma Maya non si accontenta e sogna in grande: punta alla Formula 1. Il suo idolo? Il suo nuovo compagno di scuderia Charles LeClerc, a cui si ispira nella corsa e nella vita. “È veloce, ma anche umile e divertente” dice di lui.

Dal suo profilo Instagram, dove conta gia più di 7mila seguaci, emerge tutta la dedizione nei confronti del mondo delle corse. Tutti i post sono dedicati alla sua grande passione. Oggi, nel primo pomeriggio, aveva pubblicato nelle sue storie il countdown per il momento della proclamazione. Durante l’evento ha pronunciato un incredulo “oh my God” subito dopo aver sentito il suo nome. Poi è sparita, forse ancora troppo emozionata per riuscire a esprimersi sui social.

La più “anziana” tra le concorrenti, ma anche la migliore

Maya era la più grande tra le finalista in gara per aggiudicarsi il posto libero nella Ferrari Driving Academy. Le quattro ragazze, nei cinque giorni a Fiorano, hanno dovuto prima affrontare un simulatore e poi le prove in pista. Oltre che prove fisiche e psicologiche per capire l’attitudine ad affrontare la vita intensa da pilota.

Weug apre uno squarcio nel mondo delle corse, da sempre considerato unicamente appannaggio maschile. Jean Todt, presidente della Fia (Federazione Internazionale dell’Automobile) si è congratulato con lei e con le altre partecipanti, poi ha aggiunto: “Il programma FIA Girls on Track – Rising Stars è fondamentale nel nostro supporto alla diversità di genere nel nostro sport”.

 

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