Uccide moglie e figlio poi il gesto disperato: una tragedia

Uccide la moglie ed il figlio di 5 anni, un femminicidio che scuote tutta la comunità. Ennesima tragedia tra le mura domestiche, cos’è successo

Alexandro Riccio e Teodora Casasanta - femminicidio
Alexandro Riccio e Teodora Casasanta (Facebook)

I femminicidi in Italia sono una piaga dilagante ed anche nel 2021 questo triste primato tutto italiano non accenna a diminuire. Donne uccise e stragi di famiglia con l’Italia che proprio non riesce a mettere un freno a questi beceri reati. L’ultimo caso è accaduto a Carmagnola, nel torinese.

Un uomo di 39 anni, Alexandro Riccio, ha ucciso la moglie ed il figlioletto di 5 anni, Ludovico, prima di tentare il suicidio buttandosi giù dal balcone. L’episodio è accaduto nella notte dopo l’ennesima lite familiare. Teodora Casasanta, il nome della donna uccisa, aveva 39 anni come il marito.

Per commettere il delitto, l’assassino avrebbe utilizzato un oggetto contundente. Ad avvertire i carabinieri sarebbe stato il vicino di casa attirato dalle urla nel cuore della notte. Ed i militari piantonano l’uomo all’ospedale, dov’è ricoverato dopo il tentativo del gesto estremo. Riccio si trova al Cto e non è in pericolo di vita.

Uccide moglie e figlio: è il quarto femminicidio nel 2021

Alexandro Riccio
Alexandro Riccio (Facebook)

Come emerso dalle prime indagini condotte dai carabinieri, i continui litigi duravano da giorni, dalla decisione della donna di chiedere il divorzio e lasciare il marito. Una decisione, questa, per nulla accettata dall’uomo, arrivato a compiere l’estremo gesto.

Ristabilitosi, Riccio sarà portato in carcere in attesa del processo; duplice omicidio l’accusa, e non è esclusa l’aggravante dei futili motivi. Su Facebook migliaia gli insulti rivolti all’uomo da parte degli internauti; assassino è di certo la parola meno “cruda”, considerato come altri utenti gli augurino addirittura la morte da trovare in carcere.

Carabinieri
Gazzella dei Carabinieri (Pixabay)

E’ già il quarto femminicidio dall’inizio dell’anno; una media di uno a settimana, decisamente troppo alta. Fin qui scomparse Sharon Barni l’11 gennaio a Bergamo, Victoria Osagia il 16 e Roberta Siragusa a Caccamo il 24, caso ancora aperto che ha scatenato l’opinione pubblica per il barbaro assassinio – uccisa e bruciata con il corpo gettato in un burrone come un rifiuto – e per la giovane età della vittima, appena 17enne.

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