E-sports e Covid: l’intervista a Simone “AKirA” Trimarchi

Arene indoor stracolme di spettatori, maxi schermi sui quali assistere alle partite tra giocatori e un clima, in tutto e per tutto, da stadio.

Tutto questo è stato cancellato dal Covid nel mondo degli e-sports.

e-sport fifa
Giocatori di e-sport – Getty Images

Per parlare di e-sport bisogna probabilmente prima mettere in chiaro cosa sia un e-sport. Questo è il termine ormai universalmente diffuso per parlare degli “sport elettronici“, quelli cioè che contrappongono due o più videogiocatori darsi battaglia in un torneo o competizione organizzata e professionistica. Chi mastica un po’ di videogiochi non può non aver presente le arene stracolme di tifosi urlanti, di commentatori (o caster) che raccontano cosa sta avvenendo sullo schermo, dove gli avatar pilotati da videogiocatori professionisti si danno battaglia per la (spesso ben retribuita) vittoria finale. Un’immagine che, ovviamente, nell’ultimo anno il Covid ha cancellato, costringendo molti tornei a essere svolti “da remoto“, online, a casa.

Niente folle, niente urla, niente tifo insomma, proprio come nella maggior parte degli altri sport “fisici“. In un mondo, quello dei videogame, da circa 150 miliardi di fatturato annuo il settore dell’e-sport vale quasi un miliardo. Introiti derivanti dalla vendita dei biglietti, del merchandising e da contratti di sponsorizzazione che sono stati però “tappati” dal dilagare dell’epidemia. Il settore dell’e-sport, così come molti altri, sta programmando la ripartenza appena il Covid allenterà la morsa.

Abbiamo parlato di questo mondo, e del suo mondo, con Simone “AKirA” Trimarchi. Giornalista, caster, ex campione italiano di e-sport, che ci ha alzato il sipario su questo settore ancora a molti conosciuto o conosciuto solo in parte. Per accompagnarci all’interno di quello che può diventare il più grande movimento del mondo del videogiochi.

Alla scoperta degli e-sports con Simone Trimarchi – L’intervista

simone Akira trimarchi
Simone Trimarchi

Simone “AKirA” Trimarchi nel 2001 si è laureato come primo campione nazionale di Starcraft della storia ed è diventato successivamente giornalista di videogiochi e caster esport. Fondatore dell’Associazione Italiana Caster, oggi è Esport Manager in cookies digital. Il suo obiettivo? Continuare a inseguire il sogno di far conoscere la sua passione anche al grande pubblico. Parlando proprio della sua passione, e professione, e di come il Covid abbia “marchiato” questo mondo ecco cosa ci ha raccontato in un’intervista esclusiva.

Alessandro Creta

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