Le rivolte in carcere finiscono male: oltre 50 vittime

Tre rivolte in carcere, non coordinate tra loro, finiscono nel sangue: registrate più di 50 vittime, per un folle bagno di sangue. 

Rivolte Carcere Morti Ecuador
La mano di un uomo rinchiuso in carcere (Getty Images)

Alcune situazioni, da gestire nel quotidiano di tutti i giorni, sono molto più delicate di altre. Soprattutto per il loro consueto svolgimento, che tanto consueto non è. Situazioni che noi “esseri normali” nemmeno vediamo, ma che ci girano intorno, chiuse, ogni giorno che passa.

Parliamo delle condizioni carcerarie. In tempi di lockdown, e di espansione del Covid-19, si è tornato a parlare di loro per via di alcune decisioni prese, che hanno fatto discutere e non poco. In alcune Paesi dell’America Latina persone ammucchiate tra di loro: legate, spintonate e ammassate in un angolo. Completamente nude.

Immagini che hanno fatto il giro del mondo e che hanno scatenato violente proteste, fuori e dentro il carcere. Dentro per paura che il fatto venisse replicato anche sulla pelle di altre persone rinchiuse in carcere. Ovviamente, però, il coronavirus non è la sola situazione che da tenere sotto controllo nel carcere, soprattutto in ambienti caldi, ove, da un momento all’altro, potrebbe scoppiare una rivolta.

Le tre rivolte in carcere arrivano dall’Ecuador: per ora si contano più di 50 vittime

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Un agente carcerario (Getty Images)

Rivolte, violente, e non coordinate tra loro. Dobbiamo “volare” in Ecuador per raccontare la vicenda di oggi. In tre strutture penitenziarie sono scoppiate delle violente rivolte che hanno visto il dispiego di numerosi agenti.

Le rivolte sono scoppiate nei centri penitenziari di Guayaquil, El Turi e Cotopaxi. Momenti di grande tensione, che si sono protratti per ore. Alla fine la Polizia dell’Ecuador ha confermato dei numeri a dir poco impressionanti: oltre 50 persone detenute in carcere hanno persona la vita.

Per ora non si ha il numero preciso delle vittime, ma potrebbe aumentare col passare delle ore, quando arriveranno i dati definitivi. Inoltre, come fa sapere il quotidiano ecuadoregno El Comercio, la Polizia sta gestendo la situazione che sembra essere tornata sotto controllo, anche se con più di 50 morti all’appello di sotto controllo non c’è davvero nulla. Polizia all’interno, miliari all’esterno. Quest’ultimi, infatti, sorvegliano la parte esterna delle tre strutture penitenziare che hanno visto lo svilupparsi di questo folle bagno di sangue.

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