Vaccino Covid, novità importante per chi si è già infettato: di che si tratta

In arrivo un’importante novità riguardante il piano sul vaccino covid in Italia. La circolare su come si procederà dovrebbe arrivare già oggi.

Vaccino Covid novità
Inoculazione vaccino covid (fonte: Getty Images)

Mario Draghi si è defilato dopo aver firmato il nuovo Dpcm in vigore per un mese dal prossimo 6 marzo fino al 6 aprile. A differenza dell’ex premier Giuseppe Conte che presentava personalmente, a favore di telecamera, le nuove misure dei decreti, Draghi ha lasciato la parola ad altri. A spiegare le nuove regole ieri sera c’erano il ministro della Salute Roberto Speranza, il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli.

Proprio quest’ultimo ha presentato una novità, che dovrebbe essere ufficializzata nelle prossime ore con una circolare, riguardante il piano vaccinale in Italia e in particolare le persone che sono già state infettate dal coronavirus.

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Il cambio di rotta sul piano vaccini covid

Chi è già stato infettato dal coronavirus, in Italia, riceverà soltanto una dose di vaccino. Questo, secondo Locatelli, dovrebbe essere loro sufficiente per immunizzarsi da una eventuale reinfezione. Nel nostro Paese sono state quasi 3 milioni le persone che hanno contratto il virus e di questi poche decine sono i casi di recidiva. Non si sa ancora per quanto tempo siano attivi gli anticorpi sviluppati dall’organismo dopo aver combattuto il virus, né per quanto tempo valga l’immunizzazione prodotta dal vaccino, ma per il Consiglio Superiore di Sanità ora una dose dovrebbe essere sufficiente.

Scelta anche dettata dalla scarsità di dosi di vaccino arrivate in Italia. Entro marzo sarebbero dovute essere 28 milioni le dosi a disposizione, ma ne sono arrivate 2 milioni a gennaio, 4,5 a febbraio e 6, probabilmente, ne arriveranno a marzo. Poco meno della metà di quelle previste. Inoltre, anche il piano vaccinale va decisamente a rilento: delle poche dosi che vengono consegnate, molto non vengono neanche inoculate. Causa che ha portato Mario Draghi a sostituire Domenico Arcuri come commissario straordinario per l’emergenza. Al suo posto Francesco Paolo Figliuolo.

Pubblicato da Istituto Superiore di Sanità su Martedì 2 marzo 2021

 

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