Gabriele Muccino, il regista attacca la giuria dei David: cosa c’è sotto

Rese note le nomination ai premi David di Donatello. Il regista Gabriele Muccino ha però avuto qualcosa da ridire nei confronti dei giurati.

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Il regista Gabriele Muccino (fonte: Instagram)

Gabriele Muccino ha sbottato contro la giuria dei David di Donatello. Il suo film Gli anni più belli ha infatti ricevuto soltanto due candidature all’ambito premio cinematografico, la cui premiazione quest’anno si terrà il prossimo 11 maggio in una serata condotta ancora una volta da Carlo Conti. A concorrere per la pellicola di Muccino ci sono Micaela Ramazzotti nella categoria “Miglior attrice protagonista” e Claudio Baglioni nella categoria “Miglior canzone originale”.

Il regista questa volta non c’è stato e, rivolgendosi ai giurati, ha twittato: “Questa volta l’avete fatta grossa, è dal 2003 che snobbate il mio lavoro”. A suo dire, quindi, Gli anni più belli avrebbe subito delle penalizzazioni raccogliendo meno candidature di quelle che in realtà merita.

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L’attacco di Gabriele Muccino e gli altri film candidati ai David di Donatello

Muccino ci è andato giù davvero pesante. Ha persino accusato la giuria di aver perso di credibilità. Non contento, oggi ha lanciato un’altra frecciatina. Questa volta non verso i giurati, ma nei confronti dei fratelli D’Innocenzo, registi del film Favolacce che ha raccolto ben 13 nomination.

A fare saccheggio di candidature, ben 15, è stato il film Volevo nascondermi di Giorgio Diritti. Lo seguono Hammamet, la storia di Bettino Craxi, con 14 candidature e, appunto, Favolacce. Raccoglie l’ennesima nomination Laura Pausina con Io sì, il brano colonna sonora del film La vita davanti a sé, già vincitore del Golden Globe e candidato anche agli Oscar.

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