Google chiude canale YouTube: ma la decisione diventa un premio

Google chiude un canale YouTube: la decisione diventa un premio. La sfida del sito raggiunge risultati incredibili ed inaspettati

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Youtube (Getty Images)

Una decisione giudicata inaccettabile, quasi un sopruso ed una sfida lanciata in grado di conquistare risultati davvero sorprendenti. E’ quanto accaduto a ByoBlu, un canale YouTube che contava ben 500mila iscritti e censurato da Google, ufficialmente per un’intervista risalente allo scorso settembre.

Una decisione, quella del colosso statunitense, che ha creato indignazione e proteste, con la questione arrivata addirittura in Aula, per bocca di Gianluigi Paragone, del Gruppo Misto. “Google ha chiuso in maniera arbitraria il canale ByoBlu – ha detto – in spregio alle garanzie costituzionali. E’ inammissibile e grave la chiusura arbitraria di un canale” ha concluso il senatore.

ByoBlu, peraltro, è una testata giornalistica da oltre 14 anni e vantava quasi due milioni di video caricati nel corso degli anni. Il canale, in passato, era stato già sanzionato e sospeso nei mesi scorsi con più di un video rimosso dalla piattaforma, per un abbozzo di censura prima della decisione irreversibile e netta.

Google chiude canale YouTube ByoBlu: la sfida

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Non si è certo arresa ByoBlu, anzi, ha rilanciato davvero in grande stile. Ha aperto una campagna fondi che scadrà il prossimo 10 aprile con un obiettivo chiarissimo; raccogliere fondi sufficienti per comprare addirittura un canale televisivo. E l’adesione è stata davvero massiccia, considerato come siano stati raccolti ben 150mila euro in appena 24 ore.

Un dato clamoroso che evidenzia come i sostenitori di ByoBlu – e quelli della libertà d’informazione garantita dall’art. 21 della Costituzione – siano pronti a finanziare la nuova sfida dei giornalisti. Obiettivo, quindi, lo sbarco sul digitale terrestre, come è scritto nella newsletter inviata a tutti gli iscritti al canale.

Compreremo un canale unico nazionale se entro il 10 aprile raggiungeremo la cifra necessaria. Nelle due settimane successive – prosegue il messaggio – daremo il via alle trasmissioni in tutte le case. Come una famiglia grande, in caso contrario, valuteremo insieme“.

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