Trash Italiano torna attivo: spiegato il motivo della scomparsa

E’ tornato, dopo una breve assenza dai social e dal web, il sito Trash Italiano. Dalle storie del profilo Instagram la spiegazione della chiusura

Storia Trash Italiano
Storia Trash Italiano (Instagram)

Era stato un mistero la chiusura di tutte le pagine di Trash Italiano. Il famoso portale che riporta moltissime notizie riguardardanti il mondo dello spettacolo di tutta Italia, era infatti dal nulla scomparso, senza comunicare alcuna motivazione, lo scorso giovedì 15 aprile. Sul web come al solito si erano sentite le più controverse ipotesi e teorie, con supposizioni anche estroverse. Selvaggia Lucarelli aveva scherzato denominandolo addirittura il caso #trashitalianogate, citando Watergate.

Da qualche ora però, il sito è tornato a pieno regime. Insieme alla pagina web inoltre, anche tutti i social sono tornati online sia su Twitter che su Instagram, Tik Tok e Facebook. Ecco le motivazioni della chiusura, condivise con una storia tramite il profilo ufficiale della pagina Instagram (link qui)

Trash Italiano riparte: “Abbiamo agito per prudenza”

Storia Trash Italiano
Storia Trash Italiano (Instagram)

Nessuna segnalazione dai fan impazziti di Bugo dunque, ma una diffida al centro della motivazione decisa da parte dello staff di Trash Italiano. La nota pagina di intrattenimento, come ha spiegato questa mattina via social, ha dunque deciso di tornare su tutti i propri canali, non senza aver spiegato prima i motivi di questa breve assenza dal web. Motivazioni riconducibili come detto a una diffida.

Come ampiamente previsto dunque, alcune emittenti avranno diffidato la pagina per contenuti riservati, visto che sui social la redazione è solita postare video delle trasmissioni televisive, che ormai possiedono da diversi anni i propri player online e quindi coperti da copyright. Nella storia si parla di motivi precauzionali. “Sebbene crediamo di aver operato correttamente, abbiamo proceduto a causa di una diffida – continua la nota – diffida ricevuta da un primario player che contesta l’uso di contenuti estratti dei suoi programmi”.

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