Torna la zona gialla in gran parte delle regioni italiane. Bar e ristoranti pronti a ripartire, cosa cambia per la ristorazione dal 26 aprile
Il decreto riaperture ha dato un briciolo di speranza a tutta la categoria della ristorazione, messe in ginocchio ancora una volta dalla pandemia e dalle restrizioni. Ripartire in sicurezza per non dover gettare tutti i sacrifici al vento è la parola d’ordine per migliaia di proprietari di bar e ristoranti in tutta Italia. Da domani, lunedì 26 aprile, la maggior parte delle regioni infatti passerà in zona gialla. Una mossa audace da parte del governo che mira a far ripartire quelle categorie dilaniate dalla crisi.
A passare in giallo saranno: Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Toscana, Umbria, Veneto, Piemonte. E ancora Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Abruzzo, Campania, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.
Zona gialla, le nuove regole per bar e ristoranti
Ha fatto discutere, e continuerà a creare diverse polemiche, la linea guida per la riapertura in giallo di bar e ristoranti. Se da un lato infatti si potrà dare una scossa a tale categoria, dall’altro i locali senza posti a sedere all’aperto potrebbero venire penalizzati. I locali potranno riaprire a pranzo e a cena, – dalle 5 alle 18 – con tavoli all’aperto. I tavoli non dovranno superare le 4 persone, con ovviamente l’obbligo di distanziamento di un metro. Dal primo giugno invece arrivano notizie migliori, visto che – sempre in zona gialla – i ristoranti potranno restare aperti anche al chiuso.
Niente da fare al momento per bar e ristoranti senza posti all’aperto, che di fatto si troveranno nelle stesse condizioni dei colleghi in zona arancione. Ripartono anche teatri e cinema, con le dovute precauzioni e distanziamenti.