Verissimo, Andrea Montovoli emoziona: “Se finisci in brutti giri…”

Andrea Montovoli, attore ed ex gieffino, ha rilasciato un’emozionante intervista a Verissimo con Silvia Toffanin. Lui ha raccontato di quegli anni in cui ha frequentato “brutti giri” che l’hanno portato in carcere.

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Verissimo logo (screenshot MediasetPlay)

Silvia Toffanin, per l’appuntamento di sabato 15 maggio di Verissimo, ha ospitato in studio Andrea Montovoli. L’attore aveva partecipato al Grande Fratello Vip alcuni anni fa e già in quell’occasione aveva avuto modo di raccontare la sua difficile storia. Proprio l’esperienza vissuta nel reality lo ha portato a dire a tutti i dettagli per essere un esempio e un aiuto.

Nel salotto di Canale 5 ha parlato del suo libro in cui ha scritto la sua storia con molta verità e fedeltà. Tutto è iniziato da quando, a 12 anni, il suo papà non si è più svegliato. Da lì c’è stato un circolo vizioso che l’ha portato in carcere, ma poi lo ha avvicinato alla recitazione. Ecco le sue parole.

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Verissimo, Andrea Montovoli: il racconto del carcere

Andrea Montovoli
Andrea Montovoli (screenshot MediasetPlay)

Il libro scritto da Andrea è un romanzo e si intitola Io non sono grigio. Lì c’è tutto il racconto da quando quella mattina suo padre non riusciva a svegliarsi. Lui, 12 anni, e la mamma hanno fatto di tutto per svegliarlo ma nulla. Aneurisma cerebrale. Dalla perdita di papà lui ha frequentato brutte compagnie, tanto che per un paio d’anni il suo mondo si divideva tra droga e spaccio.

Poi, in una retata, è stato arrestato. Era minorenne, ma sentite che cosa ha detto a Silvia Toffanin:

Quando mi arrestarono ero davvero contento perchè erano i carabinieri e non altri. Avevo paura di finire male, quando finisci in brutti giri puoi anche non arrivare a raccontarlo. Io l’ho capito quando mi sono trovato la canna del fucile alla testa e la ghiaia in bocca.

Ha fatto, quindi, il carcere a cavallo dei suoi 18 anni, ma quel percorso lo ha poi avvicinato alla recitazione. Dopo tanti anni ha trovato il coraggio di condividere in modo da essere d’aiuto a tutti quelli che magari stanno vivendo una situazione simile.

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