Denise Pipitone, nuova svolta nel caso: si riapre l’inchiesta

Il caso di Denise Pipitone di arricchisce di nuovi colpi di scena: una svolta nella scomparsa della bambina 17 anni fa, l’inchiesta si riapre

Quarto Grado
Quarto Grado (screen Mediaset)

Il caso relativo alla scomparsa di Denise Pipitone si è riaperto a sorpresa; la ragazza russa Olesya Rostova, pur non essendo Denise, ha avuto il merito di riaccendere i riflettori un po’ spenti dopo 17 anni. L’allora bambina, di appena 4 anni, scomparve da Mazara del Vallo.

Da allora, nonostante le ricerche dei genitori mai terminate, non s’è scoperto nulla, con le indagini degli inquirenti che non portarono a nessuna conclusione utile per il ritrovamento della piccola. Ora, però, a distanza di tanti anni, la Procura di Mazara ha deciso di riaprire le indagini.

E’ stata la trasmissione di Rete 4 Quarto Grado a darne l’annuncio e chissà che stavolta non si possa far luce sulla situazione, diventata pesante soprattutto per la madre, Piera Maggio che non ha mai smesso di credere nella verità e di ritrovare la figlia viva nonostante il tanto tempo trascorso.

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Denise Pipitone, i due indagati


Ci sarebbero anche i primi due indagati; si tratta di Giuseppe Della Chiave ed Anna Corona. Il reato su cui è sotto indagine la donna è sequestro di persona, capo d’accusa per cui ha avuto assoluzione in tutti e tre i gradi di giudizio la figlia Jessica.

Io non ho paura – aveva spiegato Anna Corona intervistata dalla trasmissione – lavoravo in albergo quel giorno. Facciano il loro lavoro se lo ritengano opportuno gli inquirenti, ma siamo persone pulite come il processo ha dimostrato” le sue parole.

Giuseppe Delle Chiave, già all’epoca, fu messo sotto la lente d’ingrandimento dopo le parole dello zio sordomuto che aveva raccontato di averlo visto con Denise nel giorno della scomparsa della piccola. Gli investigatori, ha spiegato il conduttore di Quarto Grado, ha spiegato come le indagini sono pronte ad andare in profondità con la Procura del comune siciliano pronta ad analizzare nuovamente intercettazioni ambientali.

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