Variante indiana, studio sull’efficacia di Pfizer e AstraZeneca: cosa è emerso

La variante indiana del Covid-19 continua a creare apprensione tra gli esperti e la popolazione. Un nuovo studio potrebbe aver chiarito gli effetti 

Vaccino Pfizer e variante indiana Covid
Una dose del vaccino Pfizer (Getty Images)

A preoccupare e a tenere con il fiato sospeso, adesso, c’è la variante indiana del Coronavirus. Un problema che non intacca solo le migliaia di persone che sono state infettate nella regione asiatica, ma che, per forza di cose, ha iniziato a creare allarmismo anche nel resto del mondo, Italia compresa. Questo nonostante l’accelerazione nella campagna vaccinale, che sta permettendo di vedere la luce in fondo al tunnel dopo più di un anno.

In questo senso, però, arrivano importanti novità direttamente dalla Sanità pubblica britannica. Ha testato, infatti, l’efficacia dei sieri Pfizer e AstraZeneca anche in relazione alla variante indiana del virus. Secondo quanto riferiscono, infatti, sia il vaccino statunitense, sia quello inglese sono “altamente efficaci” anche contro la nuova mutazione.

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Variante indiana, i dati su Pfizer e AstraZeneca: la loro efficacia

Vaccino Astrazeneca e variante indiana
Fiale di vaccino AstraZeneca (fonte: Getty Images)

Per quanto riguarda il primo, è adeguato nell’88% dei casi per fermare la malattia sintomatica derivante dal ceppo indiano a due settimane dalla somministrazione della doppia dose. Mentre il vaccino AstraZeneca è risultato efficace al 60% a ciclo completato. Questo per vedere il bicchiere mezzo pieno. Quello mezzo vuoto, purtroppo, vede ancora una scarsa protezione dopo una sola inoculazione del siero, Pfizer o inglese che sia. Entrambi si fermano a un 33% di copertura contro la variante che arriva direttamente dall’India.

Un sospiro di sollievo, comunque, si può sempre tirare. Sicuramente si dovrà ancora fare prudenza e seguire le regole che da marzo del 2020 le persone seguono per far sì che l’incubo della malattia, ma anche di rimanere ancora segregati in casa, finisca presto. Abbiamo un’estate da vivere, e le mascherine e il distanziamento sociale dovrebbero essere gli unici problemi a cui far fronte per assaporarla al meglio.

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