Rino Gaetano, 40 anni dalla scomparsa: 5 curiosità che (forse) non conoscevate

Il 2 giugno del 1981 moriva Rino Gaetano, a soli 31 anni, in seguito a un tragico incidente stradale. Sono passati 40 anni, ma il vuoto lasciato dall’artista è incolmabile.

Rino Gaetano 40 anni dalla morte
L’artista Rino Gaetano (fonte: Instagram)

Sono passati 40 anni, ma la scomparsa prematura di Rino Gaetano fa sempre male al cuore. Quanta musica e quanta arte abbiamo perso quel tragico 2 giugno del 1981 quando con la sua auto, sfrecciando sulla via Nomentana a Roma, invase la corsia opposta e si schiantò contro un camion.

Aveva solo 31 anni, alle spalle una discografia che ancora oggi fa sognare. Successi intramontabili in così pochi anni di carriera. Oggi si celebrerà l’undicesima edizione del Rino Gaetano Day, l’evento realizzato da sua sorella Anna e suo nipote Alessandro. Sarà online nel rispetto delle norme anti covid, in attesa di poter tornare a farlo in presenza nel quartiere Montesacro, dove l’artista viveva. I fan potranno seguirlo in diretta dalle 18:30 sulla pagina Facebook Rino Gaetano Band.

Artista istrionico e fuori dalle righe, viveva di notte e scriveva musica di giorno. Una breve vita dedicata all’arte, di cui oggi vogliamo ricordare cinque curiosità di cui forse non eravate ancora a conoscenza.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Maneskin senza limiti: il nuovo merchandising va a ruba

Rino Gaetano: dagli esordi con un altro nome alla macabra premonizione

Non tutti lo sanno, ma quando Gaetano esordì nel mondo della musica lo fece con un nome d’arte. Il suo primo album con due singoli uscì sotto lo pseudonimo Kammamuri’s nel 1973. Fu quasi un flop, ma quando il suo discografico gli consigliò di usare il suo vero nome, stava per tirarsi indietro e proporre al suo posto la voce di un altro cantante. Per fortuna, fu convinto “a metterci la faccia” e la sua voce graffiata e così particolare.

Gianna, uno dei suoi singoli più famosi, viene ballato ancora oggi. Chi non si è scatenato sulle note della ballata al termine di una serata in discoteca? Rino Gaetano, però, riteneva la canzone uno dei suoi singoli peggiori perché troppo commerciale. Tuttavia, con Gianna mise in moto una piccola rivoluzione: per la prima volta la parola “sesso” arrivò sul palco del Festival di Sanremo.

Lo sapevate che il “nuntereggaepiù” della famosa canzone dall’omonimo titolo è intonato da Lino Banfi? Eppure, uno degli amici d’infanzia dell’artista, Bruno, continua a sostenere che la voce sia la sua.

A conferma della versatilità di Gaetano come artista, coltivava anche la passione per la recitazione. Pochi mesi prima di morire, nel 1981, prese parte nel ruolo della volpe nella famosa messa in scena teatrale della favola di Pinocchio, diretta dal regista Carmelo Bene.

Infine, la macabra premonizione. Il cantante morì a causa di un forte trauma cranico. All’alba del 2 giugno, dopo l’incidente, fu rifiutato dai tanti ospedali di Roma in cui fu condotto perché privi di un adeguato reparto di traumatologia. Quando arrivò al Gemelli era ormai troppo tardi e qui si spense. Probabilmente sarebbe ancora tra noi se le cose quella notte fossero andate diversamente, ma Rino sembrava aver previsto tutto. Dieci anni prima, nel testo della Ballata di Renzo, raccontò una storia di un ragazzo che, dopo essere stato investito da un auto, muore perché rifiutato da più ospedali.

 

 

 

 

 

 

Impostazioni privacy