Roger Waters attacca Mark Zuckerberg: il bassista svela di averlo mandato a quel paese. “Non se ne parla” le sue parole. E svela la richiesta ricevuta
E’ un Roger Waters davvero scatenato quello dell’ultimo periodo. Il bassista dei Pink Floyd sta vivendo giornate decisamente turbolente, preso com’è da una serie di diatribe che sta portando avanti. In primis con David Gilmour, uno dei colleghi dello storico gruppo.
Lo scambio di opinioni è dovuto all’album pubblicato nel 1977 “Animals“, pronto a tornare con una riedizione. Una situazione che sta scatenando davvero una miriade di problemi per i protagonisti, a causa delle note di copertina; queste, infatti, regalerebbero più crediti a Waters, situazione che non sarebbe stata accolta con favore dal chitarrista.
Una situazione, per l’appunto, che ha creato polemiche per uno scambio di accuse che continua ormai da settimane, senza riuscire a trovare il bandolo della matassa. Waters, però, è entrato in conflitto anche con il numero uno dei social, addirittura Mark Zuckerberg. E’ stato lo stesso bassista a raccontare quanto accaduto con il fondatore di Facebook.
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Roger Waters, l’attacco a Zuckerberg
In un evento di beneficenza creato per raccogliere fondi e supportare Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks carcere dal 2019, Waters ha raccontato come di fatto abbia mandato a quel paese Zuckerberg. Il bassista ha raccontato come gli sia arrivata una lettera dalla società statunitense in cui gli viene chiesta l’autorizzazione ad utilizzare “Another Brick In The Wall Part II” a scopo promozionale, per un video sia su Facebook che su Instagram.
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“Ho avuto oggi questa offerta con un’enorme cifra ma ho risposto Vaffan**lo” le parole di Waters che, di certo, non le ha mandate a dire, attaccato l’imprenditore. “Zuckerberg non prenderò parte a questa cavolata (abbiamo edulcorato il termine, ndr). Com’è che possa fare ogni cosa? Uno degli idioti più potenti del mondo” ha proseguito.
Waters, d’altronde, ha sostenuto di schierarsi contro chi censura attraverso i social la verità. Di fatto è una vera e propria guerra tra i due.
