La nipote di Bin Laden nei guai. C’entra Trump

Due nomi che l’America non dimenticherà mai: Bin Laden e Donald Trump. La nipote del terrorista è nei guai ma cosa è successo?

Noor Bin Laden, cittadina svizzera
Noor Bin Laden, cittadina svizzera (screenshot Instagram)

Sono stati giorni molto intensi per gli Stati Uniti che ha visto un confronto con l’acerrima e storica nemica, la Russia. Proprio durante l’incontro tra i due leader, è successo qualcosa di inaspettato. La nipote di Bin Laden sarebbe infatti nei guai ed ecco perché c’entra Trump.

Un vertice che rimarrà sicuramente nella storia del mondo quello tra il neo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il leader russo Vladimir Putin. I riflettori mondiali sono stati accesi per giorni su quello che sarebbe stato il loro confronto. Le due cariche si sono confrontate su temi importanti che non riguarderebbero soltanto i due paesi di cui sono a capo ma, in fondo, toccherebbe tutto il resto del mondo.

Proprio mentre Biden e Putin stavano tenendo il loro blindatissimo vertice nella prestigiosa villa La Grange, una giovane donna ha iniziato una sua personale manifestazione all’esterno. Si trattava della nipote del terrorista ucciso nel 2011 e che ora si troverebbe nei guai.

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La nipote di Bin Laden pro Trump: “pensavo fosse un paese libero”

Noor a bordo della barca nel lago di Ginevra
Noor a bordo della barca nel lago di Ginevra (screen video)

E’ successo tutti in pochissimi minuti. Lo scorso mercoledì, sul lago di Ginevra, la nipote dell’uomo ideatore dell’attacco alle Torre Gemelle, avrebbe voluto manifestare fuori dalla villa. La donna si chiama Noor Bin Laden, 33 anni cittadina svizzera, nata da madre america e dal fratello del terrorista. La giovane ha sempre sostenuto l’ex presidente Trump fin dal 2015 e, proprio nel giorno del vertice, si è presentata a bordo di una barca sventolando una bandiera con su scritto “Trump won” ovvero “Trump ha vinto”.

Le forze dell’ordine hanno subito invitato Noor a ritirare la bandiera e la giovane, dopo qualche insistenza, ha accettato l’invito. “Pensavo di vivere in un paese libero” ha dichiarato la 33enne in un’intervista e ha poi concluso “sostenere Trump mi ha causato più problemi che essere la nipote di Osama Bin Laden”.

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