Riapertura discoteche, ora c’è la certezza: le regole in programma

La riapertura delle discoteche è ormai all’orizzonte dopo il parere positivo da parte del Comitato tecnico-scientifico. Le ultime voci a riguardo e le raccomandazioni in tempi di Covid

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Riapertura discoteche (Screenshot da Instagram)

“Vabbè, balliamo”. Ebbene sì, l’ultima indicazione del Cts al governo è una buona notizia per l’estate di molti giovani italiani che, dopo un anno passato a rispettare diligentemente il coprifuoco alle 22, potranno finalmente tornare ad animare le loro serate con la musica e i movimenti di bacino (per chi li sa fare, ovviamente) o dal 3 o dal 10 luglio. Ma andiamo con ordine.

Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, oggi ha fornito l’assist all’esecutivo affinché si sblocchi anche la situazione delle discoteche: “Riapriranno con il green pass e con raccomandazioni specifiche. La data spetta al governo”, ha detto. Ma ci sono anche dei paletti, il certificato appunto, che deve garantire o la guarigione, o la vaccinazione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, ma non solo. Tra le indicazioni ci sono anche gli ingressi contingentati, quindi capienza a metà, e il tracciamento dei clienti fino a 14 giorni. Un modo, insomma, per non ripetere l’esperienza della scorsa estate.

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Riapertura delle discoteche: le raccomandazioni del Cts

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Riapertura discoteche (Screenshot da Instagram)

“Le attività di questo settore – si legge nel parere del Cts – sono note come quelle a maggior rischio di trasmissione e anche nel passato recente è stata confermata questa tipologia di rischio. Gli utenti in larga parte appartengono alle fasce di età più giovani che allo stato attuale sono tra quelle con le coperture vaccinali più basse”. Ed è questo effettivamente il problema, oltre alla variante Delta che sta riminacciando la nostra ritrovata normalità.

In ogni caso, comunque, ora che un parere c’è, serve solo un protocollo e una relativa ordinanza, firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, perché finalmente si torni a dimenarsi in discoteca – “E allora balliamo”. I gestori spingono per il 3, settimana prossima, ma i sottosegretari Costa e Sileri, nella loro road map, avevano già indicato il 10, come abbiamo già detto. Ah, a proposito dei proprietari delle sale da ballo, per loro questa è una vittoria di Pirro, se serve il green pass e, quindi di fatto, ci si troverebbe in un locale Covid free, perché limitare la capienza al 50%? Domande che aspettano chiarimenti, ma che non toglieranno la voglia ai giovani di ‘riprendersi’ la propria vita.

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