Facebook ha cambiato nome. Cosa dobbiamo aspettarci dal social ora?

Facebook ha cambiato nome. Il social di Mark Zuckerberg ha puntato a una nuova identità che meglio rappresenta i suoi progetti per il futuro. La realtà virtuale non è mai stata così vicina.

Meta: il nuovo nome che punta al metaverso
Meta: il nuovo nome che punta al metaverso (screenshot Instagram)

L’annuncio è arrivato dal CEO in persona durante l’vento Facebook Connect, momento in cui l’azienda annuncia le novità che verranno implementate nel futuro. Che l’azienda volesse cambiare nome era cosa nota da un po’: in effetti, le cose sono molto cambiate da quando il progetto di Zuckerberg ha preso forma nella sua camera ad Harvard.

L’azienda, Facebook Inc. non controlla più solo il famoso social dall’icona blu, ma tutta una serie di prodotti tecnologici di varia natura, come i celebri Instagram e Whatsapp, ma anche Oculus (gli occhiali per la realtà aumentata) e tanti altri progetti che spaziano dal mondo dei droni a quello dei pagamenti online.

Un vero e proprio universo per cui il nome “Facebook” cominciava a risultare limitante e, a tratti, ingombrante. Soprattutto se si considerano tutti i recenti scandali emersi riguardo la gestione delle fake news negli ultimi anni. Un cambio nome necessario anche in ottica futura, dato che Mark punta davvero in alto.

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Facebook ha cambiato nome: salutiamo il metaverso

Mark Zuckerberg presenta Meta
Mark Zuckerberg presenta Meta (screenshot Instagram)

Durante la presentazione del futuro che verrà, Mark Zuckerberg ha messo subito in chiaro quello che sarà il destino della sua azienda. Il focus non saranno più i social, ma un ecosistema virtuale molto più complesso dove chiunque potrà assumere una nuova identità e costruirsi una sorta di vita online parallela. Una sorta di “Second Life”, ma con un design molto più realistico.

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Lui lo chiama il metaverso ed è per questo che il nuovo nome della corporazione a capo di Facebook e compagnia, cambia, diventando Meta Platforms. La speranza è quella di raggiungere un miliardo di persone entro il prossimo decennio e creare, ancora una volta, tantissimi posti di lavoro in più per creatori e sviluppatori.

 

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