Papa Francesco in occasione del Natale ha raccontato alcuni aneddoti della sua infanzia. I festeggiamenti in Argentina.
Papa Francesco ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di Repubblica e de La Stampa. Il Sommo Pontefice in occasione del Natale ha voluto dedicare un pensiero ai meno fortunati. “Penso agli ultimi. In particolare ai bambini abusati” ha rivelato il santo padre. “Non ci sono parole. Possiamo solo aggrapparci alla fede”
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Papa Bergoglio ha anche colto l’occasione per raccontare alcuni aneddoti della sua infanzia e delle festività trascorse con la sua famiglia in Argentina.
Natale a casa Bergoglio: i cappelletti della nonna e la riunione di famiglia
Il pontefice ha raccontato di avere iniziato a festeggiare la vigilia al 24 Dicembre solo da adolescente, a casa di una sorella della madre: “Prima da noi non si usava” ha detto. La famiglia Bergoglio soleva invece riunirsi la mattina del 25 a casa dei nonni. “Una volta arrivammo e mia nonna stava facendo i cappelletti a mano” ha ricordato il Santo Padre. “Ne aveva fatti 400. Ci sbalordì”. Oggi il papa ha raccontato di vivere particolarmente l’attesa del Natale: “Mi preparo bene. E’ sempre una sorpresa. E’ il signore che viene a visitarci”. Ha poi rivelato di amare particolarmente le canzoni natalizie perché piene di poesia.
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Papa Francesco ha poi svelato alcuni aneddoti della sua infanzia, come la passione per la letteratura ereditata dal padre: “Ci ha letto tutto il libro cuore” o l’immagine di un compleanno speciale: “Quella di mia nonna che piange nel vedermi con i pantaloni lunghi. Avevo compiuto 16 anni, ed era come un rito di passaggio. Prima di quell’età si portavano i pantaloni corti”.
