Massimo Galli risponde a Checco Zalone dopo la parodia sul palco dell’Ariston. Il comico pugliese ha scatenato una vera e propria bufera mediatica.
Zalone ha scatenato una vera e propria bufera mediatica e non solo per l’implicita condanna all’omofobia. Chi resta stupito dell’effetto Zalone probabilmente non conosce fino in fondo la piega satirica dell’attore. A scatenare risposte e interventi è stata anche la parodia dedicata ai virologi. Il comico ha interpretato Oronzo Carrisi, cugino di Al Bano e virologo che ha fatto fortuna dopo la pandemia grazie ai salotti in tv. Non è mancata l’esibizione canora con tanto di parodia firmata dalla maggior parte dei medici virologi italiani diventati inevitabilmente famosi in questi due anni.
Massimo Galli però non ci sta e senza girarci troppo intorno ha già pronta la risposta per il regista di Cado dalle Nubi. “Non sono un virologo, sono un professore di malattie infettive” specifica Galli e aggiunge “Vado in tv gratis”. La precisazione alla pungente ironia di Zalone da parte del medico mostra il professore parecchio infastidito per la performance sanremese. “Non ho un agente, anzi approfitto per dire che ho aperto solo adesso una pagina Facebook”, dice Galli e aggiunge molti dei suoi colleghi medici non avevano mai visto un vero virus prima del Covid. Insomma Galli la tocca piano ma è evidente che non apprezza l’accostamento ai colleghi che in alcuni casi hanno approfittato della situazione d’emergenza per apparire in televisione pagati profumatamente.
Andrea Crisanti: “Il lavoro non mi manca”
A replicare l’esibizione canora di Oronzo Carrisi sul palco dell’Ariston è anche Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di medicina molecolare all’Università di Pavia. Anche lui figurava tra gli autori della canzone “Pandemia ora che vai via” interpretata da Zalone nella seconda serata del Festival. “Apprezzo l’ironia” confessa il professore.
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“Non guardo Sanremo da moltissimi anni e mi sono perso l’intervento di Zalone”, a quanto pare Crisanti non ama particolarmente il Festival e dice ironizzando “Spero non mi chiamino a cantare”. Alla domanda su cosa farà finita la pandemia risponde con tranquillità affermando che ritornerà a fare il ricercatore all’Università. I suoi studi sulla malaria hanno portato a numerosi passi avanti in campo scientifico.
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Crisanti però tiene a precisare che prima della pandemia conduceva una vita decisamente più gratificante di quella di adesso al contrario di quanto si pensi. “La gente pensa che sia felice della notorietà perchè vado in televisione ma non è così”, la puntualizzazione è chiaramente in risposta alla parodia di Zalone a Sanremo. Crisanti conclude affermando che la propria qualità di vita è peggiorata con l’avvento della pandemia che è stata anche distrazione per il lavoro importante che stava conducendo.
