In una recente intervista l’ex cantante dei Pooh, Riccardo Fogli ha rivelato qual è la sua più grande paura: le sue parole hanno lasciato tutti a bocca aperta.
Riccardo Fogli continua ad essere uno degli artisti musicali più amati delle ultime generazioni. Prima i Pooh, poi la separazione e poi il riavvicinamento: le sue canzoni sono dei cult che rimangono alla storia e che abbiamo modo di riascoltare spesso anche durante le sue partecipazioni televisive. Una delle più recenti è stata quella de Il cantante mascherato.
Nello show condotto da Milly Carlucci e conclusosi lo scorso mese, Riccardo Fogli si è divertito ad interpretare uno dei cantanti che si celavano sotto una maschera. La sua era quella del tenero Pastore Maremmano che, però, fin da subito è stato molto riconoscibile. In giuria era presente Francesco Facchinetti che, già dalle prime performance, ha rivelato di non poter non riconoscere il suo “zio”.
La sua partecipazione è stata molto apprezzata ma non è riuscito ad arrivare in finale, dovendosi sottoporre allo smascheramento a circa metà del programma. Nella vita privata Fogli si gode la vita di padre, affiancando nella sua crescita la piccola Michelle, nata dall’amore con la modella romana Karin Trentini con cui è convolato a nozze nel 2010.
“Ho paura di morire”, le parole dure di Riccardo Fogli pensando alla figlia
Proprio la gioia della paternità ad età avanzata però, è probabilmente un grande cruccio di Riccardo Fogli che inizia a far emergere nel cantante una certa dose di inquietudine. All’età di 74 anni si trova infatti ad avere una bambina da crescere e in una recente intervista a “I Lunatici” su Radio 2, ha raccontato che la sua paura più grande è quella di morire e di non poter assistere la figlia Michelle nella sua crescita.
Adesso la piccola Michelle ha 9 anni e pensando alla sua tenera età il cantante ha detto: “Il mio giovane amore…ha bisogno di me e avrà bisogno di me ancora per qualche anno“. In una commuovente dichiarazione Fogli ha poi detto di rivolgersi alla madre che è in cielo dal 2000 affinché “faccia da portavoce alla Madonna per vivere ancora un po’ perché voglio proteggere mia figlia piccola”.
Paure e fragilità di un uomo adulto che si trova quindi ad affrontare gioie e ansie di una paternità accolta con felicità ma allo stesso tempo molta responsabilità. Adesso Riccardo ha raccontato di dedicarsi con piacere spesso anche alla lettura e alla scrittura, specialmente durante la notte.
