Botta e risposta Usa-Italia: “Parlamentari figli di prostitute”

Simpatico botta e risposta tra Marc Faber e un economista italiano tra coronavirus, investimenti, birra, prostitute e parlamentari italiani

Un botta e risposta tra economisti, un simpatico siparietto che spazia tra investimenti, birre, prostitute e… parlamentari italiani! Lo scenario in cui tutto ha inizio è il bollettino con il quale Marc Faber, investitore che opera nella gestione dei fondi e degli investimenti, ha ironizzato fornendo indicazioni agli americani su come investire i seimila euro che il governo statunitense sta valutando di assegnare. Il suggerimento è quello di evitare di spendere questi eventuali soldi in attività connesse con l’estero. Quindi niente supermercati, legati alla Cina, ma no anche alla benzina, legata al petrolio arabo.

Un ragionamento esteso anche ad altre attività: al bando i pc per non dare i soldi all’India, niente automobili per non finanziare Germania, Giappone e Cina. Allora come spendere questi famosi 6.000 dollari? Bene, per Marc Faber ci sono solo due soluzioni: “L’unico modo per mantenerlo negli Stati Uniti sarebbe spendere questo denaro per prostitute o birre, gli unici due beni che si producono ancora qui!”.

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La risposta ironica a Marc Faber: “Soldi alle prostitute? Andrebbero ai parlamentari italiani”

Due prostitute (Getty Images)

Un suggerimento ironico al quale ha risposto un economista italiano in maniera, se possibile, ancora più divertente. Una mazzata all’intenzione di conservare i soldi negli Stati Uniti: “Caro Marc, mi dispiace informarla che la fabbrica di birra Usa Budweiser è stata acquistata dalla multinazionale brasiliana AmBev. Pertanto vi resterebbero soltanto le prostitute. Ora, se queste decidessero di inviare i loro guadagni ai figli, i soldi arriverebbero direttamente ai parlamentari italiani“. Chiaro il concetto sottointeso, no? Una battuta che magari non fare piacere a qualcuno, ma strapperà un sorriso a molti…

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