Morto a 66anni Sandro Petrone: ricordiamo un gran giornalista – VIDEO

Addio a Sandro Petrone. È morto a 66 anni il giornalista Rai ricordato soprattutto per i suoi reportage di guerra 

Un grave lutto colpisce il giornalismo italiano. Addio a Sandro Petrone, giornalista napoletano e volto storico della Rai, principalmente del Tg2. Il popolare reporter è morto a 66 anni, compiuti lo scorso febbraio, a seguito di una lunga battaglia con una brutta malattia, un tumore ai polmoni che ha funestato la sua seconda vita dopo una prima totalmente dedicata al suo mestiere, nella sua accezione più stimolante e coraggiosa possibile. Petrone è stato ricordato dalle redazioni Rai nei tg e il Tg2, in particolare, lo ha commemorato come affetto.

“È stato un grandissimo professionista – ha detto di lui il direttore del Tg2, Sangiuliano – una persona innamorata di questo mestiere che metteva entusiasmo in ogni cosa che faceva. Non sapeva neppure cosa fosse la routine, per lui il era un’indagine permanente della realtà”. Un altro grave lutto per la Rai, pochi mesi dopo la morte di uno straordinario giornalista sportivo come Franco Lauro.

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Sandro Petrone, una vita da inviato e la passione per la musica

Dopo un inizio di carriera nelle radio private, Sandro Petrone viene assunto nel 1985 come praticante nel Giornale di Napoli. Poi nel 1987 si ritrova a Rede Globo, la TMC dei brasiliani, ed inizia a fare il reporter di guerra. La consacrazione arriva nel 1993, quando entra in Rai come inviato e poi diventa conduttore del Tg2. Ma per Rai2 ha firmato i servizi di tutti i più grandi eventi internazionali: primo italiano a trasmettere dal Kuwait liberato, dall’Iraq, dalla ex Jugoslavia, dal Kosovo.

Suoi anche i servizi sull’11 settembre in USA e sull’11 marzo a Madrid. Scrittore e insegnante di giornalismo, ha scritto anche il libro “Il linguaggio delle news”, edito da Rizzoli. Ma la grande passione di Petrone è stata da sempre la musica: esponente della “Vesu-Wave”, amico di Pino Daniele, di Bennato e di altri grandi musicisti napoletani, pubblicò anche un album chiamato “Last call – note di un inviato”.

Ci piace ricordarlo con un bel servizio che gli ha dedicato la Rai un paio di anni fa a ‘La Vita in Diretta’, quando Petrone già combatteva contro il cancro.

 

 

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