Dall’app ai tamponi, quello che serve per viaggiare all’estero

Dal 3 giugno si potrà tornare a viaggiare all’estero ma a condizioni diverse a quelle pre Covid-19: dall’app di tracciamento ai tamponi, tutto ciò che serve per le vacanze

Si avvicina il 3 giugno, giorno in cui si riapriranno le frontiere italiane e si potrà tornare a viaggiare all’estero. Nulla però sarà più come prima, almeno nei prossimi mesi, con le misure necessarie per far fronte all’epidemia di Covid-19. Un cambiamento radicale che pone molti interrogativi su quali Paesi sarà possibile andare a visitare e quali saranno ancora interdetti per gli italiani. I governi si muovono in maniera molto diversa ma la linea comune sembra essere quella del passaporto sanitario. Una strategia che non trova l’avallo dell’Unione Europea ma che sembra essere stata scelta da molti. L’obiettivo è chiaro: far tornare i turisti, senza sottoporli all’isolamento obbligatorio, ma evitando qualsiasi rischio contagio. Come fare?

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Dall’Austria alla Grecia, il passaporto sanitario per viaggiare all’estero

viaggiare all'estero
Controlli in aeroporto (Getty Images)

Per viaggiare all’estero servirà dimostrare di non essere positivi al coronavirus. Questa la scelta di molti paesi come l’Austria: frontiere aperte senza isolamento per chi arriva all’aeroporto di Vienna-Schwechat ma soltanto dimostrando di essere negativi al Covid-19. Disponibile anche un costoso test rapido da fare direttamente all’arrivo e con risultato in un paio di ore. Chi risulterà positivo sarà affidato al sistema sanitario, mentre i negativi avranno il lasciapassare per entrare in Austria.

Funzionamento simile anche in Islanda: in questo caso il test sarà gratuito e ai turisti sarà consigliato di scaricare l’app di tracciamento che già utilizza il 40% delle persone. Sperimentazione tecnologica anche all’isole Canarie dove a luglio è atteso in gruppo di turisti per testare le linee guida per le vacanze. Si sta valutando un passaporto sanitario digitale collegato all’app ‘Hi+Card’: sarà questa a certificare la negatività dei turisti e a farli accedere su una delle isole. E sempre in tema di isole, passaporto sanitario necessario anche in Corsica con greenpass. I turisti prima di sbarcare sull’isola dovranno dimostrare la loro negatività al coronavirus.

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