Chi percepisce il reddito di cittadinanza non vuole lavorare nei campi: dati impietosi

Chi percepisce il reddito di cittadinanza non vuole lavorare. Preoccupanti i dati raccolti da Confagricoltura sulle domande per lavorare nel settore agricolo

Gli italiani che percepiscono il reddito di cittadinanza non vogliono lavorare nei campi. Proprio per far fronte a questa evenienza, nel decreto anti-covid era stata inserita l’opportunità di continuare a percepire il reddito pur lavorando nel settore agricolo. Ma gli italiani hanno preferito restare a casa.  E’ questo ciò che si legge nella notizia riportata dal Messaggero, che riporta dati impietosi. Su 2,5 milioni di italiani che percepiscono il reddito di cittadinanza sono più di un milione quelli che ancora non hanno trovato un lavoro. Notizia che forse farà piacere alla ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, che con la sanatoria del Decreto Rilancio ha regolarizzato molti immigrati e forse adesso questi lavoreranno. Ma di certo non aiuterà le casse dello stato.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE – Coronavirus, nuovo focolaio: a Formia l’annuncio del sindaco

Reddito di cittadinanza, dati impietosi provenienti da Confagricoltura

Il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova al momento dell’annuncio della sanatoria per gli immigrati

Secondo i dati raccolti da Confagricoltura, che ha raccolto circa 35mila curriculum, di questi sono stati caricati meno di mille da chi percepisce il reddito di cittadinanza. Su Agrijob non arrivano a 100 le persone che hanno accettato il lavoro nei campi. Dati molto bassi anche per Coldiretti, dove solo 250 persone con il suddetto reddito hanno caricato il curriculum e solo 70 hanno accettato il lavoro. Su circa 5000 domande arrivate sulla piattaforma della “Confederazione italiana agricoltori, Lavorare con gli agricoltori italiani”, sono poco più di 50 quelle provenienti da cittadini che percepiscono il reddito.

Impostazioni privacy