Nelle ultime settimane si sono registrati numerosi casi di Ebola in Congo. L’OMS ha subito dichiarato allerta, avvertendo che la malattia è fuori controllo
Non c’è solo il coronavirus a preoccupare il mondo, adesso sta tornando anche l’Ebola. In Congo infatti è scoppiata una nuova epidemia di ebola, dopo i piccoli focolai registrati nelle scorse settimane. Dapprima, il virus sembrava essere sotto controllo, ma negli ultimi giorni i focolai stanno aumentando, con decine di persone contagiate. “La malattia è attiva e fuori controllo” ha dichiarato in un intervento al quartier generale dell’Onu a Ginevra Mike Ryan, dirigente importante dell’OMS. Ryan ha spiegato che uno dei canali più a rischio di contagio sono i funerali, e dunque bisogna mantenere alta la guardia per evitare che essi aumentano a dismisura mettendo a rischio il sistema sanitario già carente. Dai dati raccolti i contagiati sono 56, ma secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità molto presto ne saranno confermati altri 4, di cui si attendono solo i risultati dei test diagnostici. Tornando al coronavirus invece, in Congo i casi confermati sono quasi 9000, mentre i decessi 194.
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Cos’è l’ebola, la malattia africana
Identificata per la prima volta in Sudan e in Congo, l’Ebola è una febbre emorragica degli umani. Essa si trasmette entrando a contatto con il sangue di un corpo infetto, quindi non è virale, almeno secondo gli ultimi studi. Più frequentemente si sviluppa nelle regione dell’Africa sub-sahariana, terreno più fertile a causa del fragile sistema sanitario del continente, in cui scarseggiano ospedali moderni e personale all’avanguardia. I sintomi dell’Ebola sono febbre, mal di testa e dolori muscolari, a cui possono far seguito diarrea, nausea e vomito. Il tasso di mortalità del virus è tra i più elevati al mondo, e si attesta tra il 50 e il 70%
