Da Chernobyl arriva la scoperta per vivere su Marte

Un team di scienziati inglesi ha scoperto un fungo in grado di sopravvivere alle radiazioni vicino alla centrale nucleare di Chernobyl.

Sembra fantascienza eppure è vero. A 34 anni di distanza dal disastro nucleare di Chernobyl un team di ricercatori ha reso nota una scoperta che potrebbe rendere possibile la colonizzazione di Marte. Sulle pareti del reattore infatti si è sviluppato un fungo, il cui nome scientifico è Neoformans Cryptococcus, che è in grado di assorbire enormi quantità di radiazioni. Il principio è lo stesso che permette alle piante di assorbire la luce del sole e trasformarla in energia. Infatti le grandi quantità di melanina che questo fungo produce gli permettono di svolgere la radiosintesi salutata, trasformando le radiazioni in energia per vivere. Gli scienziati ritengono che uno strato di 21 centimetri di spessore basterebbe a proteggere una colonia su Marte dalle radiazioni solari.

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Chernobyl, il fungo che salverà vite umane

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Il ricercatore Kasthuri Venkateswaran (Wikimedia Commons)

La scoperta di un fungo a Chernobyl ha altre importanti conseguenze oltre alla possibilità di colonizzare lo spazio. Kasthuri Venkateswaran, ricercatore della NASA, sta studiando un modo per estrarre le sostanze che permettono al fungo di assorbire le radiazioni per trasformarle in un farmaco. Queste sostanze potrebbero permettere enormi passi avanti nello sviluppo delle terapie antitumorali come la radioterapia. Queste terapie infatti sfruttano le radiazioni per colpire le cellule tumorali, ma possono danneggiare anche quelle sane. Se venissero usate queste sostanze i medici potrebbero difendere le cellule sane dell’organismo migliorando l’efficacia delle terapie. I ricercatori stanno studiando anche un modo per produrre energia pulita sfruttando le proprietà di questo fungo. Secondo Clay Wang, professore dell’Università della California, l’uso di questo fungo diventerà presto molto comune grazie alle sue grandi potenzialità.

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