Palermo, giovane donna muore per colpa di un piatto di gamberi

Una giovane donna di 27 anni è morta a Palermo dopo aver mangiato un piatto di gamberi.

Refka Dridi, una giovane donna di 27 anni che lavorava come cameriera, è morta a Palermo dopo aver mangiato un piatto di gamberi. A causare il decesso quasi sicuramente uno shock anafilattico. Dopo due giorni di ricovero in terapia intensiva la giovane, che era ormai in coma, non ce l’ha fatta. La ragazza di origine tunisina lavorava nel noto ristorante “I Pupi” di Bagheria, proprietà dello chef Tony Lo Coco. Ed è proprio la moglie del cuoco, Laura Codogno, ad annunciare sui social la morte di Refka. Nel post la donna ricorda con grande dolcezza la dipendente del ristorante, ricordandone la gentilezza e professionalità. La giovane donna lascia il compagno ed un bambino di 8 mesi.

LEGGI ANCHE >>> L’appello di Papa Francesco: “Serve lavoro per le famiglie”

Donna morta a Palermo, le cause del decesso

palermo donna morta
Lo chef Tony Lo Coco con la moglie (Facebook)

La causa del decesso di Refka Dridi, giovane donna di 27 anni, è stata con ogni probabilità uno shock anafilattico. Questa grave crisi allergica si verifica quando una persona entra in contatto con qualcosa a cui è allergica. Non soltanto cibi quindi, ma anche veleno di insetti o piante. Lo shock anafilattico si scatena quasi subito dopo il contatto con un allergene. Alcuni tra i sintomi più frequenti sono il prurito della lingua e della gola, tachicardia, aritmia ed asma. Nei casi più gravi lo shock anafilattico può causare un arresto cardiaco fatale. Il farmaco che può salvare la vita in caso di crisi allergica è il cortisone: in ogni caso bisogna chiamare subito il 118, che deve valutare se è necessario il ricovero in ospedale per evitare il rischio di nuove crisi. Nonostante si tratti di una crisi allergica molto grave i pazienti possono riprendersi in fretta se i soccorsi sono tempestivi.

POTREBBE PIACERTI ANCHE >>> Roma, due positivi al Coronavirus in un centro estivo: controlli a tappeto

Impostazioni privacy