Coronavirus, le discoteche non riapriranno. Respinto il ricorso

Le discoteche non riapriranno. L’ha stabilito la sentenza del Tar del Lazio che si è pronunciato sul ricorso fatto dai gestori

Le discoteche non riapriranno, almeno per adesso. L’ha stabilito la sentenza del Tar del Lazio che si è pronunciato sul ricorso presentato della Silb Fipe, associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo che non ha accettato l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza il 16 agosto.

“Ci criminalizzano” era stato il commento dei gestori dei locali notturni, sottolineando che erano stati i i primi a chiudere al lockdown e gli ultimi ad aprire a maggio.

La decisione è stata presa dalla terza sezione quater del tribunale amministrativo attraverso un decreto monocratico. Le motivazioni sono che “la posizione di parte ricorrente risulta recessiva rispetto all’interesse pubblico alla tutela della salute nel contesto della grave epidemia in atto”.

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Riapertura discoteche, il 9 settembre udienza in camera di consiglio

Riapertura discoteche Sicilia
Riapertura discoteche (Getty Images)

In pratica, detto in altre parole, secondo il Tar del Lazio i ricorrenti hanno anteposto i loro interessi a quello della salute pubblica.
Per il 9 settembre è fissata l’udienza in camera di consiglio per la valutazione collegiale del ricorso.

“Fino al 7 settembre staremo chiusi e ora prolifererà l’abusivismo“ ha detto Maurizio Pasca, il presidente dell’associazione che ha presentato ricorso, secondo il quale ci sono feste in moltissime ville che sfuggono al controllo delle autorità. In alcuni video dei giovani in queste feste si sono dichiarati positivi al Covid-19.

Quando sono state chiuse le discoteche su tutto il territorio nazionale, si è messo comunque nero su bianco che bisogna garantire dei sostegni economici ai lavoratori del settore.

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